Il ricordo di Falcone e Borsellino, 25 anni dopo le stragi - Foto
Le commemorazioni degli attentati di Capaci e di Via d'Amelio che nel 1992 uccisero i due magistrati antimafia e le loro scorte
Si celebra il 23 maggio il 25° anniversario della strage di Capaci, in cui per mano della mafia persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e tre agenti della polizia di Stato membri della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La ricorrenza si lega nelle commemorazioni a quella che il 19 luglio dello stesso 1992 vide cadere in un secondo attentato mafioso il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
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Il plenum del CSM ricorda Falcone
Alla vigilia dell'anniversario della strage di Capaci, il Consiglio superiore della Magistratura ha dedicato il 22 maggio una riunione straordinaria della sua Assemblea plenaria al ricordo del magistrato.
Al plenum, presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, hanno assistito anche il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la sorella di Giovanni, Maria Falcone, e Alfredo Morvillo, procuratore di Trapani e fratello di Francesca.
Desecretati i documenti del CSM su Falcone
L'organo di autogoverno della magistratura ha comunicato di avere tolto il segreto su tutti i documenti riguardanti i suoi rapporti con Giovanni Falcone. Custoditi per oltre 20 anni nel caveau di sicurezza di Palazzo dei Marescialli, questi documenti comprendono tutti gli atti contenuti nel fascicolo personale del magistrato, dagli stenografici delle sue audizioni alle delibere che lo riguardarono.
Mille studenti sulla Nave della legalità
Come ormai da tradizione, le commemorazioni sono iniziate il 23 maggio con l'arrivo a Palermo della Nave della legalità. Salpata nel pomeriggio dal porto di Civitavecchia con a bordo circa mille studenti provenienti da tutta Italia, l'imbarcazione è stata accolta da delegazioni delle scuole di tutta la Sicilia, composte da centinaia di studentesse e studenti.
Insieme ai loro insegnanti e ai dirigenti scolastici, i ragazzi hanno raggiunto l'aula bunker del carcere dell'Ucciardone, dove parteciperanno a un incontro, tra gli altri, con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il Presidente del Senato, Pietro Grasso, e con i Ministri dell'Istruzione e dell'Interno, Valeria Fedeli e Marco Minniti. All'esterno dell'aula bunker e a piazza Magione sono stati allestiti i "Villaggi della legalità".
Due cortei verso l'Albero Falcone
Nel pomeriggio sono partiti due cortei che si sono poi ricongiunti all'Albero Falcone, davanti al palazzo di via Notarbartolo dove abitavano il magistrato e la moglie.
Il primo corteo è partito alle 15.45 da via D'Amelio - luogo della strage in cui morirono Paolo Borsellino e la scorta - mentre il secondo si si è mosso alle 16.30 dall'Ucciardone.
Alle 17,58, ora della strage, è stato osservato un minuto di silenzio. Alle 19, nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto Falcone, è stata celebrata una messa in memoria delle vittime.
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Diretta TV su Rai Uno
In serata, Fabio Fazio ha condotto su Rai Uno una diretta televisiva no-stop e senza pubblicità dal titolo FalconeeBorsellino. Un racconto a metà tra narrazione, scrittura teatrale e documentario svoltasi nei luoghi vissuti dai due magistrati. Insieme a Fazio c'erano Pif e Roberto Saviano.
Al racconto hanno preso parte anche l'ex PM Giuseppe Ayala, Don Luigi Ciotti, il cancelliere dell'Aula Bunker Enzo Mineo, il fotografo Tony Gentile (che scattò la più celebre immagine dei due magistrati). Le partecipazioni musicali degli Avion Travel, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia e Giuliano Sangiorgi hanno accompagnato la serata come fossero salmi civili.
Sono stati inoltre presenti gli attori Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Ottavia Piccolo, Michele Placido, Vittoria Puccini, Isabella Ragonese, Francesco Scianna e Luca Zingaretti. Andrea Camilleri e Maurizio Costanzo, infine, hanno ricordato le vicende dell'epoca con due testimonianze video.