Chi è Imran Khan, il vincitore delle elezioni in Pakistan
Ex campione di cricket, amato dai giovani, è il nuovo primo ministro. Alle sue spalle, però, il sospetto di manipolazioni militari
Un ex campione di cricket come primo ministro del Pakistan. I dati non sono ancora definitivi, ma Imran Khan è nettamente in testa sui rivali e, in un discorso alla nazione trasmesso in tv, ha già proclamato la vittoria del suo partito Pti nelle elezioni parlamentari del 25 luglio, il cui spoglio è avvenuto tra accuse incrociate di brogli.
"Finalmente" si ha la possibilità di "cambiare il destino di questo Paese", ha detto Imran Khan, accusato dai rivali politici di avere l'appoggio della potente casta dei militari, che lo avrebbero favorito.
Ecco chi è Imran Khan, probabile nuovo premier del Pakistan.
Imran Khan, dal cricket alla politica
Laureato a Oxford, classe 1952, ricco con fama di filatropo, Imran Khan è stato il capitano più popolare della storia della nazionale pachistana di cricket. Ha condotto il Pakistan alla vittoria della Coppa del Mondo nel 1992, prima e unica vittoria per la nazionale pachistana di cricket.
Dopo il ritiro dallo sport Khan è entrato in politica. Nell'aprile 1996 ha fondato il partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (Movimento per la Giustizia), diventandone presidente.
Oggi sessantacinquenne, è ancora molto popolare, amato dai giovani e ammirato dai più.
La sua campagna elettorale
Nella sua campagna elettorale Khan ha promesso una severa lotta alla corruzione (il premier uscente Nawaz Sharif è stato rimosso per vicende di corruzione)
Ha anche strizzato l'occhiolino ai gruppi religiosi, cercandone il consenso, in particolare sulla questione calda della blasfemia, che in Pakistan è considerata un crimine. Il timore degli osservatori internazionali è che la vittoria del suo partito possa incoraggiare gli estremisti islamici.
Il sospetto dei militari alle spalle
Le elezioni pachistane sono state dominate da un clima tesissimo e feroce. Durante la campagna elettorale sono state uccise almeno 180 persone in attentati, tra cui tre candidati alle assemblee provinciali, e circa 300 persone sono rimaste ferite negli attacchi dei militanti. Il 13 luglio in un attentato durante un comizio a Mastung ci sono stati 154 morti: il secondo attentato più grave nella storia pachistana.
Da alcuni osservatori la campagna è stata definita una delle più sporche della storia del Pakistan, a causa delle presunte manipolazioni mirate a favorire Imran Khan e il suo partito.
Secondo i media e le parti rivali Khan godrebbe del sostegno del potente establishment della sicurezza, fatto che lo avrebbe messo in una posizione di forza per la vittoria finale. Sarebbe sorretto da presunte macchinazioni militari.
I rivali di Imran Khan
Imran Khan ha la meglio sul partito Pakistan Muslim League, la formazione dell'ex premier Nawaz Sharif, rimosso dall'incarico e quindi arrestato per una vicenda di corruzione legata ai Panama Papers, e sul Pakistan Popular party, guidato dal 29nne Bilawal Bhutto Zardari, figlio di Benazir Bhutto, assassinata nel 2007 da un kamikaze durante un comizio a Rawalpindi.