Istat, l'identikit degli italiani: come vivono e cosa vogliono e temono
Sempre più single, allergici alla politica e preoccupati dell'inquinamento dell'aria. Ecco la fotografia del Belpaese oggi
La crisi sembra spaventare meno gli italiani, tant'è che si spende volentieri per andare al ristorante o per viaggiare, ma il lavoro è sempre una preoccupazione. E intanto si è sempre più vecchi e aumentano i single. L'Istat ha stilato l'identikit dell'Italia nell'annuario Istat 2017, riferito al 2016.
Ecco, punto per punto, come sono cambiati e come sono gli italiani oggi.
L'Italia dei single
La famiglia italiana è sempre più composta da single, single per scelta, o dopo un divorzio, o per vedovanza. Aumentano le famiglie composte da una sola persona (da 20,5 % di vent'anni fa a 31,6%) e diminuiscono quelle di cinque o più componenti (dall'8,1% al 5,4%).
Sempre più vecchi
In Europa siamo i più vecchi. L'indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella con meno di 15 anni, è pari al 165,3%, ancora in crescita rispetto all'anno precedente (161,4%).
Dietro questo dato c'è anche una buona notizia: aumenta la speranza di vita, si vive mediamente fino agli 80,6 anni gli uomini e agli 85,1 le donne.
Nel 2016 continua il calo delle nascite: sono nati 12.342 bambini in meno. In tutto 473.438 nascite. Al calo delle nascite si accompagna il posticipo della gravidanza, rimandata sempre più in età avanzata.
Occupazione in aumento, salari bassi
In Italia 6,4 milioni di persone condividono uno stesso sogno: trovare un giorno un posto di lavoro. Rispetto al 2015 è una cifra in calo del 3,5% ma sempre di peso.
Aumenta l'occupazione (+293 mila unità): il tasso di occupazione per la popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni sale al 57,2%, un valore che però si mantiene ancora molto al di sotto della media dell'Unione Europea (66,6%).
L'aumento dell'occupazione riguarda solo i dipendenti (+323 mila), si concentra tra quelli a tempo indeterminato (+281 mila) e per la prima volta coinvolge anche i giovani. Prosegue con minore intensità il calo del numero di disoccupati (-21 mila) e del tasso di disoccupazione (11,7%). A ciò si associa il forte calo degli inattivi (-410 mila unità).
Guardando a chi un lavoro ce l'ha, i problemi non mancano, tanto che i salari hanno toccato un nuovo minimo storico.
La politica piace sempre meno
Gli italiani sono sempre meno affezionati alla politica. Seggi sempre più vuoti e sempre meno voglia di partecipare attivamente, di informarsi e di parlare di politica.
La tendenza alla progressiva riduzione della partecipazione al voto, in atto da tempo, si accompagna a un calo della partecipazione politica dei cittadini, diretta e indiretta: soltanto il 4,3% delle persone di 14 anni e più ha partecipato a cortei e appena lo 0,8% ha svolto attività gratuita per un partito.
C'è disinteressamento anche nei confronti dei talk show. La politica non è più neppure un argomento di discussione: il 32,8% non ne parla mai.
La riscoperta dei musei
Gli italiani hanno invece riscoperto i musei, che solo nel 2016 hanno fatto registrare oltre 45 milioni e mezzo di presenze. Nei musei statati c'è stato un incremento di visitatori di oltre 2 milioni e 200 mila.
Nel 2016 il 66,3% della popolazione di 6 anni e più ha svolto nel tempo libero almeno una delle seguenti attività: visitare musei, mostre, siti archeologici o monumenti, assistere a concerti di musica classica o di altro genere, a spettacoli teatrali, a proiezioni cinematografiche, a eventi sportivi o frequentare luoghi di ballo.
Sì ai ristoranti e ai viaggi
Gli italiani hanno riaperto i cordoni della borsa, almeno per dormire e mangiare fuori. Sono tornate ai livelli pre-crisi le spese per servizi ricettivi e di ristorazione (+4,8%, da 122,39 a 128,25 euro), recuperando quindi il terreno perso negli ultimi cinque anni.
Per chi viaggia la meta preferita è il Nord Est.
Popolazione straniera in lieve aumento
Al 1° gennaio 2017 la popolazione straniera residente è pari a 5.047.028 unità, l'8,3% del totale dei residenti, con un incremento, rispetto all'anno precedente, dello 0,4% (20.875 unità), il doppio di quello registrato nel 2016. Il 57,8% del totale degli stranieri risiede al Nord.
Un alunno su dieci è straniero. Tra i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie, quindi del primo ciclo di istruzione, il 10,1% viene dall'estero. Gli alunni stranieri compensano almeno in parte il calo degli studenti. Nell'anno 2015-2016 si è infatti registrato una diminuzione degli iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado: se ne contano 8.807.146, oltre 62 mila in meno rispetto all'anno precedente.
La grande città costa
Vivere nelle grandi città ha il suo prezzo, precisamente 491 euro in più al mese rispetto alle famiglie che risiedono nei comuni medio-piccoli.
A pesare sui bilanci di chi sceglie la metropoli è spesso la casa: l'affitto. Questo spiega, almeno in parte, perché i figli restino a lungo a casa di mamma e papà: soltanto un terzo dei figli tra i 18 e i 34 anni lascia la famiglia di origine.
Omicidi in calo, in aumento le truffe on line
Calano i delitti, soprattutto omicidi, furti e rapine, ma aumentano le estorsioni e le truffe via internet.
Riprende a crescere il numero dei detenuti nelle carceri italiane: nel 2016 erano 54.653, il 4,8% in più rispetto al 2015. Sale anche l'indice di saturazione. Il 68,1% degli istituti è in condizione di sovraffollamento e nell'8,4% delle strutture vi sono almeno tre persone dove dovrebbero essercene due.
Preoccupano terremoti e inquinamento
Il 2016 è stato l'anno nero per l'attività sismica, con il terremoto del Centro Italia che ha messo in ginocchio le regioni centrali sugli Appennini. Le preoccupazioni degli italiani sono rivolte pertanto al terremoto, ma anche a inquinamento dell'aria, cambiamenti climatici e produzione dei rifiuti.
Per saperne di più:
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