Italicum: perché i 50 di Area Riformista votano sì
ANSA/GIORGIO BENVENUTI
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Italicum: perché i 50 di Area Riformista votano sì

Contrari alla linea di Bersani, in un documento le motivazioni: "In caso contrario il governo non avrebbe i numero e farlo cadere sarebbe irresponsabile"

"Sono almeno 50 i deputati di Area Riformista che voteranno la fiducia al governo. Nel momento in cui c'è una fiducia politica chi si riconosce nel Pd la vota. Noi sosteniamo il governo, ci sentiamo pienamente nel partito". Così l'esponente del Pd Matteo Mauri in Transatlantico a Montecitorio, annunciando che è stato scritto un documento per spiegare la scelta. "La fiducia alla legge elettorale - ha spiegato - è stato un errore che si poteva evitare. Dal momento in cui questa fiducia è stata messa riteniamo di fare pienamente il nostro dovere".

Così in un documento i deputati di Area Riformista che hanno deciso di appoggiare comunque il Governo anche nel voto di fiducia sull'Italicum, spiegano le loro ragioni. "Nel momento in cui la fiducia non passa cade il governo e se questi cinquanta non votassero la fiducia, il governo non avrebbe i numeri - ha spiegato il deputato della minoranza dem - Le prove di forza sono iniziate sui decreti attuativi del Jobs Act. Ma crediamo che questo non sia il modo migliore di relazionarci"

E ancora: "Far cadere il governo del Pd sarebbe una scelta irresponsabile e autolesionista. Che non possiamo condividere... Tutti riconoscono che la legge elettorale uscita dal Senato sia molto migliore di quella votata dal Pd nel primo passaggio alla Camera. E se è migliore è grazie alle modifiche significative frutto soprattutto del lavoro di Area Riformista e del dialogo dentro il Pd. Un risultato che abbiamo il dovere di rivendicare con forza anche se non condividiamo il numero eccessivo di eletti bloccati. L'abbiamo detto, scritto e lo confermiamo... Ma questi motivi - precisa la nota - sono sufficienti per far cadere un governo, il nostro governo, e per di più in questa fase delicatissima per l'Italia? Noi di Area Riformista che abbiamo deciso di votare la fiducia crediamo di no. Per questo la votiamo".

"Non votare la fiducia non è una dimostrazione di coraggio. È una scelta politica. E la nostra scelta è sempre, coerentemente, invece quella di migliorare i provvedimenti e costruire le condizioni del dialogo e dell'unità nel Pd. In modo ostinato. Contro gli estremisti e i tifosi. Un ruolo molto scomodo".

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Redazione