Ius soli: tutte le posizioni politiche (e non) sulla legge per la cittadinanza
Scontro tra Lega Nord e vescovi. Anche M5S sotto l'indice della Cei. Alfano lancia segnali di amicizia al Pd. Ecco chi è favorevole e chi è contrario
Alla fine del 2015 la legge sulla cittadinanza era stata approvata alla Camera dei deputati. Il 15 giugno 2017 è finalmente stata esaminata in Senato ed è stata subito bagarre, con tanto di zuffa e contusi (la ministra della Scuola Valeria Fedeli), con le proteste accese e condite di insulti di Lega Nord e il tentativo di boicottaggio del Movimento 5 Stelle.
Il Partito democratico valuta di superare l'ostruzionismo della Lega, che ha presentato una marea di emendamenti (48 mila!), chiedendo la fiducia.
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Lo scontro politico sullo Ius Soli ha generato le solite divisioni (anche Forza Italia tra i contrari), ma ora anche una forza non politica è scesa in campo, la Cei, che tuona contro "l'antipolitica" e certi "comportamenti ignobili". Anche il Vaticano spinge perché venga riconosciuta la dignità delle persone.
Ecco, nei dettagli, le posizioni di chi è favorevole e chi è contrario alla legge per la cittadinanza italiana.
Cosa dicono i vescovi italiani
La legge prevede che abbiano cittadinanza italiana i minori nati in Italia da genitori stranieri con permesso di soggiorno Ue lungo o che completano gli studi in Italia (qui i dettagli).
Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana e ospite a Repubblica delle Idee a Bologna, il 18 giugno ha evidenziato la preoccupazione dei vescovi italiani per il modo in cui sono trattati temi così importanti come lo Ius Soli, con tanto di "gazzarre ignobili in Aula".
È normale che qualcuno sia contrario alla legge, dice, ma è meno normale che qualcuno abbia cambiato idea (dito puntato contro M5S) e ora faccia politica "unicamente per rincorrere il proprio successo", perché "vuol fare solo il proprio interesse".
La voce del Vaticano
Dal Vaticano fa eco a Galantino il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu: "Come Chiesa noi siamo vicini a chi è nella necessità, nella debolezza e a chi ha bisogno di essere protetto", ha detto l'arcivescovo il 19 giugno a margine della presentazione di un libro su Papa Francesco in Senato.
La dignità delle persone è il nocciolo su cui tutto si basa, a suo avviso: "Personalmente noi vorremmo che si riconoscesse la dignità delle persone che arrivano in Italia e quindi a chi nasce qui venga riconosciuto il diritto della cittadinanza".
La risposta feroce della Lega Nord
A proposito di gazzarre e baccano, proprio le parole di Galantino hanno suscitato risposte animose e feroci. Che la Chiesa "pensi ai poveri e ai disoccupati", protesta Roberto Calderoli.
Come se non si possa "difendere contemporanamente chi è disoccupato e chi è migrante", la replica del presidente del Senato, il dem Pietro Grasso, a difesa di Galantino.
E anche il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha parole dure per vescovi & Co: che la Chiesa accolga gratis i migranti, "rinunciando agli introiti sull'immigrazione" o Galantino "si faccia da parte, magari anche dimettendosi". Ovviamente non manca l'attacco al Pd, accusato di essere "l'unico partito veramente razzista presente in Parlamento".
E cosa pensa Salvini del M5S, spostatosi su sentimenti affini alle Lega? Evviva!, esulta lui. Ma nega di aver mai incontrato Luigi Di Maio o Davide Casaleggio.
Insieme a Fratelli d'Italia, la Lega pensa già a un referendum abrogativo. "Regalare la cittadinanza mi pare una follia", è il mantra di Salvini.
L'opinione delle Chiese evangeliche
Sul tema scottante della legge sulla cittadinanza si esprime anche la componente protestante della società italiana.
Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il pastore Luca Maria Negro, crede che una legge sullo Ius Soli, con cui garantire la cittadinanza a centinaia di migliaia di ragazzi di fatto italiani, sia "un doveroso provvedimento di civiltà e un investimento sul futuro della nostra società". Una misura urgente, nell'interesse nazionale della coesione sociale e dell'integrazione.
Ricorda, inoltre, che quando l'Italia ha fatto appello al diritto "del sangue" e della "razza" ha scritto le pagine più buie della sua Storia.
Cosa ne pensa il Movimento 5 Stelle
I pentastellati, così come fecero alla Camera, sostengono l'astensione sulla legge per la cittadinanza anche in Senato.
Sul blog di Beppe Grillo hanno subuto calato l'affondo definendo il testo "un pastrocchio invotabile", dichiarando poi che "la patina di buonismo sotto cui è nascosto questo business deve essere cancellata".
Per il grillino Luigi Di Maio lo Ius Soli è solo un pretesto politico degli avversari dei grillini: "una proposta utilizzata per i partiti di sinistra per sentirsi di sinistra e da quelli di destra per sentirsi un po' di destra". Cercando così di sfilarsi da qualsiasi discussione sulla legge.
Ospite il 19 giugno a Porta a Porta, sostiene la necessità di una "proposta complessiva". Alleato della Lega? Mai. Da uomo del Sud mai si schiererebbe accanto a chi cantava "Vesuvio, lavali col fuoco".
La posizione di Forza Italia
Anche Forza Italia è contraria alla legge, ma con moderazione.
Silvio Berlusconi dal Tg5 fa sapere che la cittadinanza italiana non può essere un riconoscimento automatico, "bisogna meritarsela". A suo avviso, non basta esser nati qui o aver frequentato una scuola perché si realizzino queste condizioni.
Gli azzurri chiedono una riflessione maggiore su una legge "sbagliata e frettolosa", Renato Brunetta dixit.
Alternativa Popolare a sostegno del Pd
Dopo alcune titubanze, il ministro degli Esteri e leader di Alternativa Popolare Angelino Alfano chiarisce che il suo partito "presenterà dei correttivi", verso la direzione di uno "Ius Culturae", ma voterà sì al disegno di legge quando questo arriverà all'esame dell'aula del Senato.
Si tratta di un chiarimento fondamentale, che smina il percorso della riforma dal rischio di una rottura con i centristi.