Figlio di un ferroviere e di una casalinga, la sua vocazione sacerdotale è maturata dopo il diploma di perito chimico. Diventato prete a 33 anni, a 35 era già tra i gesuiti più autorevoli dell’Argentina (i suoi rapporti con il governo sono da sempre molto tesi). Poco dopo ha sofferto problemi respiratori e, dopo un’operazione, ha subito la perdita di un polmone. Quando, nel febbraio 2001, ha ricevuto la porpora cardinalizia e i fedeli gli proposero di pagare il viaggio a Roma per la cerimonia d’insediamento, ordinò agli argentini di restare a casa e distribuire i soldi ai poveri. Inoltre, anziché comprarsi la porpora fece aggiustare quella che usava il suo predecessore. Appasionato di tango e di calcio, sembra davvero abbia tutte le carte in regole per entrare nel cuore dei fedeli. E non solo