Kohl: "La Merkel non sapeva neanche stare a tavola"
I giudizi taglienti sul capo del governo tedesco in un libro di memorie dell'ex cancelliere che sarà presentato a Francoforte
Sarà presentato mercoledì, 8 ottobre 2014, alla Fiera di Francoforte il libro di Helmuth Kohl, Vermächtnis - die Kohl-Protokolle (L'Eredità). Un'opera, con i pensieri più cattivi espressi dall'ex cancelliere tedesco tra il 2001 e il 2002 e raccolti dal giornalista Heribert Schwan in 600 ore di conversazioni, che potrebbe fare molto male ad Angela Merkel, la sua ex pupilla che nel 1999, ai tempi dello scandalo sui fondi illegali della Cdu, gli voltò repentinamente le spalle, scaricandolo. Kohl consuma fredda la sua vendetta. "Frau Merkel non sapeva nemmeno tenere in mano forchetta e coltello. Alle cene di Stato era scomposta costringendomi più volte a dirle di ricomporsi". "Di Europa non sapeva un bel nulla".
Frau Merkel non sapeva nemmeno tenere in mano forchetta e coltello. Alle cene di Stato era scomposta costringendomi più volte a dirle di ricomporsi
Le confessioni avrebbero dovuto rimanere riservate, per finire nelle memorie di Kohl, che Schwan avrebbe esteso come ghostwriter. Ma il rapporto di fiducia tra il giornalista e Kohl si è incrinato (finendo in tribunale) dopo il matrimonio tra il vecchio cancelliere e la sua seconda moglie, che secondo gli insider gli avrebbe intimato di non pubblicare il contenuto. Schwan, prima ancora che il tribunale emetta la sua sentenza, ha tirato dritto spiattelando le conversazioni raccolto contro la volontà dell'ex cancelliere.
Il libro con le memorie di Kohl - di cui sono stati pubblicati i primi tre volumi tra il 2004 e il 2007, prima che i rapporti tra i due si incrinassero - non contiene però solo punture e gossip, ma anche opinioni che possono gettare una luce nuova sui personaggi con cui Kohl, come capo di Stato, entrò in contatto. «Gorbaciov lesse un po' di libri e dovette riconoscere che era l'ultimo dei profeti e che non poteva mantenere il regime. Per mantenere il comunismo doveva riformarlo, per questo arrivò all'idea della Perestrojka» scrive il cancelliere. Fulminante un passaggio dedicato a Schaeuble, attuale ministro delle finanze, che avrebbe voluto come suo successore prima del litigio a causa dello scandalo dei fondi illegali: «Che dovesse essere il mio successore glielo avevo detto tante volte. Era consapevole di quanto io lo difendessi con passione e dicessi pubblicamente che lui poteva farlo. Ma alla fine invitò i suoi nemici a una crociata distruttiva che lo avrebbe travolto» sentenzia Kohl