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La legge "dopo di noi" e l'impegno del notariato

Perché lapprovazione della norma che tutela l'assistenza delle persone disabili dopo la morte dei genitori è un "provvedimento storico"

di Cataldo Calabretta

Dal 2016 nel nostro Paese è in vigore la legge n. 112/2016 denominata “Dopo di Noi”, riguardante l’assistenza per le persone disabili dopo la morte dei loro genitori. La paure più grandi dei genitori di un disabile è che dopo la loro morte nessuno si prenderà cura del loro figlio.

L’approvazione di questa legge è un provvedimento storico che aspettavamo da anni e che va a tutelare tutte le persone con disabilità. Il futuro dei disabili potrebbe essere più roseo, perché lo Stato interverrà per tutelarli ed assisterli anche dopo che i loro genitori non ci saranno più. L’impegno del Notariato italiano, con riferimento alle problematiche trattate da queste norme è finalizzato a rendere accessibili gli strumenti di primaria importanza necessari per affrontare, con il dovuto sostegno, situazioni sociali dolorose attinenti al mondo delle disabilità.

La legge contiene, infatti, “disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” e Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha quantificato i potenziali beneficiari in circa 150.000 persone, numero derivante dai dati relativi ai soggetti che fruiscono di prestazioni pensionistiche Inps. È proprio in considerazione del grande impatto sociale di tale impianto normativo che il Notariato italiano ha deciso di  attivarsi affinché gli scopi prefissati dal Legislatore - vale a dire favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità in attuazione dei principi contemplati dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità - possano avere una attuazione concreta. “Noi siamo intimamente convinti – riferisce il notaio Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Terzo Settore e al sociale - che sia necessaria una sinergia tangibile tra le Istituzioni al fine di annullare, o quanto meno di ridurre,  l’isolamento e l’inaccettabile  segregazione dalla collettività che, fin troppo spesso, colpisce le persone disabili e ciò è possibile  attraverso un processo di deistituzionalizzazione (inteso come uscita dalla grande strutture del passato) da realizzare in collaborazione con la famiglia, i soggetti giuridici pubblici e privati e gli enti di assistenza attraverso diversi strumenti, in una prospettiva di sussidiarietà”.

Il ruolo imprescindibile della categoria professionale dei notai nel perseguimento dell’ambizioso e rilevante fine cui mira la Legge 112/206 emerge proprio con riguardo agli strumenti negoziali di natura privatistica individuati dalla normativa stessa: ossia Trust, vincoli di destinazione e fondi speciali disciplinati con contratti di affidamento fiduciario. Trattasi di negozi che, ai sensi della legge sul “Dopo di noi”, devono essere stipulati obbligatoriamente con atto notarile e che mirano, sia pure ognuno con la propria specificità, a destinare determinati beni mobili e immobili esclusivamente alle esigenze di vita della persona disabile.

“La pubblica funzione  esercitata dai  notai – spiega Abbate - è, pertanto, fondamentale nella “umanizzazione” di questi istituiti giuridici che, per lungo tempo, sono stati percepiti dalla collettività degli utenti unicamente quali strumenti negoziali alla portata di pochi eletti e diretti soltanto  alla segregazione e alla  messa in sicurezza di grandi patrimoni”. La legge assegna, quindi, ai notai una posizione di primo piano  nella concreta diffusione di questi negozi giuridici,  nell’ottica della tutela dei diritti intangibili dei disabili. In definitiva, ai notai italiani compete l’arduo compito di rendersi interpreti dei bisogni impellenti delle famiglie delle persone disabili e, conseguentemente, di assisterle nella individuazione  degli strumenti più adatti - tra quelli contemplati dalla Legge sul Dopo di Noi -   per i singoli casi concreti.

Ma il lavoro del Notariato non si è fermato qui: l’articolo 7 della Legge 112, infatti, prevede che la Presidenza del Consiglio dei Ministri avvii campagne informative al fine di diffondere la conoscenza  delle disposizioni della legge stessa. A tal proposito aggiunge Abbate: “Ho curato personalmente l’organizzazione di molti eventi ed iniziative a partire dall’Open Day dedicato al Notariato per il Sociale a cui ha partecipato anche l’Onorevole Elena Carnevali, relatrice della legge dando vita ad una collaborazione  fondamentale con le associazioni che operano in favore dei disabili, a partire da Anfas fino a FAND, FISH, collaborazione sfociata  in tanti eventi sul territorio, da Cagliari a Modena a Napoli, cui ho partecipato in rappresentanza del Notariato.

Il 25 ottobre 2017 in occasione della “Giornata europea della giustizia civile”, il Notariato italiano, su iniziava della Consigliere nazionale  Pierluisa Cabiddu, si rivolgerà agli studenti di tutta Italia,  per parlare, partendo dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea proclamata il 7 dicembre 2000, anche di inclusione sociale e disabilità e a Roma si terrà, presso il Teatro Ghione, un’importante e significativa manifestazione, che potrà essere seguita in diretta streaming, con la partecipazione, oltre che di studenti e di insegnanti delle scuole superiori, anche di rappresentanti istituzionali e di testimonial con disabilità del mondo dello sport e del lavoro.

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