Lady Diana: la cronaca dell'incidente di 27 anni fa
Vittima assieme al compagno Dodi di un grave incidente a Parigi, la notte del 31 agosto 1997: Lady D morirà in ospedale 4 ore dopo
Tunnel de l'Alma, Parigi: notte tra il 30 ed il 31 agosto 1997
Ore 00:25
Erano passate poche ore tra l'arrivo a Parigi dalla Sardegna di Lady Diana Spencer e del compagno Dodi Al-Fayed e l'inferno del Tunnel de l'Alma.
Una Mercedes SL380 di colore nero ha appena impattato a forte velocità contro il tredicesimo pilastro della galleria nel pieno centro di Parigi, arrestandosi sul lato destro della carreggiata. L'odore degli pneumatici bruciati e del combustibile sversato fanno da cornice al suono continuo del clacson della vettura con a bordo la coppia che riempiva le pagine della cronaca rosa di quegli ultimi anni.
Quello scempio di lamiere era fino a pochi minuti prima l'auto di servizio dell'Hotel Ritz, di proprietà del padre di Dodi. La coppia era salita a bordo della Mercedes per trasferirsi dall'hotel ad un appartamento della famiglia in Rue Arsène Houssaye (a poca distanza da Place Vendome) in quanto la coppia temeva di essere stata scoperta dai paparazzi.
Alle 00:20 circa a bordo dell'auto erano saliti la principessa e il compagno Dodi, prendendo posto sui sedili posteriori. Alla guida è Henri Paul; il quarto passeggero è Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Al-Fayed. Nello stesso momento la direzione dell'albergo fa uscire un'altra Mercedes nera, un'auto-esca per sviare i fotografi.
Ore 00:26
Pochi secondi dopo lo schianto, giungono sul posto i fotografi Romuald Rat e Stéphane Darmon in sella alle loro motociclette. Di fronte a loro la scena è raccapricciante. il blocco motore della Mercedes era stato espulso e proiettato alcuni metri più avanti. Rat è il primo a riconoscere Dodi Al-Fayed intrappolato tra le lamiere in stato di incoscienza. Altri due fotografi, Arnal e Martinez, raggiungono il luogo dell'incidente. Partono le prime confuse telefonate ai soccorsi, mentre i flash dei paparazzi immortalano l'auto di Diana.
Un passante che percorreva il tunnel a piedi si avvicina alla vettura: Henry Paul non dà segni di vita, ha un braccio che fuoriesce dal parabrezza. Di fianco, Trevor Rees-Jones è ancora vivo, nonostante i gravissimi traumi facciali dovuti all'impatto ed all'esplosione dell'airbag. Sui sedili posteriori Dodi Al-Fayed giace immobile, gli occhi riversi. Diana Spencer, semicoperta da uno dei tappetini giace semisdraiata sul pavimento con la testa appoggiata al sedile anteriore. È viva ma in stato di grave choc. Il primo a riuscire ad aprire la porta posteriore e raggiungere la principessa è il fotografo Rat che cerca di rassicurarla sull'arrivo dei soccorsi.
Ore 00:28
Mentre nasce un alterco tra Rat e i colleghi paparazzi, per un caso sopraggiunge sulla carreggiata opposta un automedica di SOS-Medecins in transito. Alla guida c'è il dottor Frédéric Mailliez che corre sul posto con l'ossigeno. Resosi conto della gravità dell'incidente dà le prime indicazioni da professionista alla centrale operativa dalla sua radio.
Diana è ormai in stato di semicoscienza, rantola solamente, ma è viva. Pochi secondi dopo una macchina della Polizia che si trovava nei paraggi di pattuglia si ferma. Gli agenti Dorzee e Gagliardone respingono i fotografi a forza di spintoni.
Ore 00:32
7 minuti dopo l'impatto dall'imbocco del tunnel si sentono le sirene bitonali delle ambulanze Pompieri di Parigi e del SAMU (Service d'aide medicale urgente) assieme ad un carro soccorso per liberare le vittime incastrate. I medici Jean Marc Martino, Arnaud Derossi e Claude Fuilla prendono in carico le operazioni di soccorso. Dodi al Fayed viene dichiarato deceduto quasi subito, così come l'autista Henri Paul. Il dottor Martino presta le prime cure a Lady Diana, mentre i pompieri iniziano le manovre per la sua rimozione sicura.
Pochi minuti dopo la principessa viene intubata ed ha il primo arresto cardiaco.
Ore 01:25
Ci vorrà quasi un'ora per estrarre Diana dalle lamiere. Spostata sull'ambulanza viene stabilizzata sul posto. Inizia la corsa verso l'ospedale Pitié-Salpetrière, del quale era stata allertata la rianimazione. L'ambulanza esce dal tunnel de l'Alma scortata dalla polizia cinque minuti dopo, procedendo a bassa velocità per le gravissime condizioni della principessa.
Ore 01:45
Mentre vengono allertate le autorità (Primo Ministro Jospin, Ministro dell'Interno Chevènement e Ambasciata britannica di Parigi) l'ambulanza del SAMU con a bordo Diana si ferma lungo il Pont d'Austerlitz. La principessa ha un nuovo arresto cardiaco nel momento in cui vengono a conoscenza dell'accaduto l'ex marito Principe Carlo e la Regina Elisabetta. I figli William e Harry non vengono svegliati.
Ore 02:00
L'ambulanza giunge al Salpètriere dove l'equipe medica riscontra subito per Lady Diana un gravissimo emotorace. I primari Bruno Riou e Alain Pavie procedono nelle disperate operazioni per tentare di salvare la vita alla principessa mentre proseguono incessanti le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Dopo il drenaggio toracico i medici si rendono conto della gravità assoluta dei danni subiti: nell'impatto si è distaccata l'aorta polmonare che viene prontamente suturata con una delicata operazione in cui la principessa continua ad essere rianimata e ventilata meccanicamente.
Ore 04:05
Dopo oltre 150 fiale di adrenalina somministrate dai medici nel tentativo di far ripartire il cuore di Diana Spencer, vengono sospese le manovre di rianimazione e dichiarato il decesso.
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