Leopolda 2017: Matteo Renzi e il suo programma
Presenti alla convention sottosegretari, qualche ministro, parlamentari. Ma l'ottava edizione ha puntato sui "Millennials"
Si è conclusa l'ottava edizione della Leopolda, "L8", che da venerdì 24 novembre a domenica 26 ha visto convergere negli spazi della ex stazione ferroviaria di Firenze un numero di partecipanti che - secondo gli organizzatori - sarebbe da record.
Nonostante i grandi assenti (Giuliano Pisapia e Paolo Gentiloni in primis), sottosegretari, ministri e parlamentari Pd hanno coordinato i 44 tavoli tematici su sport, innovazione, politiche dell’immigrazione, difesa dell’Europa, lavoro, sfida ai populismo: fra questi, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, quello dello sport Luca Lotti, il viceministro degli esteri Mario Giro, e quello alla giustizia Gennaro Migliore.
Particolarmente seguiti, gli interventi sul palco del Ministro dell'interno Marco Minniti,del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini e dell'avvocatessa pesarese Lucia Annibali, presente alla Leopolda al fianco della Ministra Maria Elena Boschi.
Vera "novità" della Leopolda edizione 2018, 20 "Millennials" del Pd, ossia un gruppo di under 30(nati tra il 1980 e il 2000) che Renzi aveva già incontrato sul treno di 'Destinazione Italia' e che si sono alternati sul palco nel corso della tre giorni.
Renzi ha iniziato dunque a presentare il suo programma elettorale in vista delle elezioni politiche del 2018: nessun passo indietro sui Mille Giorni, anzi il rilancio sul futuro come sugli "80 euro anche per le famiglie con figli". Sulla carta anche il servizio civile obbligatorio, la disponibilitò a discutere sul soluzioni migliorative del jobs act. E poi l'Europa: stop alla battaglia solitaria sul ritorno ai parametri di Maastricht ma un asse con Macron "punto di riferimento se riesce a mettere in discussione una politica economica europea basata sull'austerity".