Mafia Capitale, per la difesa "un processetto dopato"
In aula il difensore di Carminati, Bruggia e Testa minimizza l'inchiesta romana. Luca Odevaine invece ammette: "Ho sbagliato ma ora collaboro"
IL PUNTO - Quarantasei imputati, un esercito di sessanta avvocati, oltre 130 udienze previste fino a luglio. Migliaia di intercettazioni e centinaia di documenti depositati. I numeri del maxiprocesso a Mafia Capitale restituiscono l'importanza del procedimento iniziato oggi a Roma, nell'aula Occorsio della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio.
In serata è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno
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Chi c'è in aula
Ieri sono stati trasferiti gran parte degli imputati così come disposto dal presidente Ianiello. Una quindicina di persone, detenute in varie parti di Italia, saranno trasferite nel carcere di Rebibbia in modo da poter essere presenti dalla seconda udienza in poi al processo. Compariranno nelle celle dell'aula bunker di Rebibbia dal prossimo 10 novembre mentre ciò che accadrà oggi in aula lo potranno seguire in videoconferenza. Non potranno, invece, mai essere presenti al processo tre imputati eccellenti che avranno solo il video come opzione per seguire le varie udienze. Si tratta di Massimo Carminati, l'ex terrorista ritenuto a capo del clan e attualmente detenuto in regime di 41 bis a Parma, Salvatore Buzzi, ras delle cooperative e braccio operativo dell'organizzazione e Riccardo Brugia, uomo legato a Carminati e presunto custode di armi, mai però trovate dagli inquirenti.
Gli imputati
Nella prima udienza sono stati presenti in aula 22 imputati, tutti quelli raggiunti da provvedimenti cautelari ai domiciliari. Tra loro alcuni ex amministratori locali tra cui Mirko Coratti, già presidente del Consiglio comunale, e Giordano Tredicine, consigliere comunale. E anche Luca Odevaine, da ieri ai domiciliari.
A seguire il nostro live blogging.
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17:00 - Si è conclusa la prima udienza del processo Mafia Capitale. Il processo è stato aggiornato al 17 novembre e da quell'udienza in poi si terrà nell'aula bunker di Rebibbia. Sono previste circa 4 udienze a settimana fino a luglio.
13:00 - "Con il processo Mafia Capitale Roma si gioca la reputazione" scrive oggi il quotidiano Le Monde in un articolo pubblicato in occasione della prima udienza del maxi-processo Mafia Capitale. Per il giornale parigino - si tratta anche di "restaurare l'immagine disastrata di Roma". Le Monde aggiunge poi: "Milano? La città rivale, promossa al rango di modello civico dopo il successo di Expo 2015 dopo essere stata il simbolo della corruzione venti anni fa? I romani si strozzano di rabbia". E conclude: "Anche questa è una delle sfide del processo: restituire la loro fierezza e restaurare l'immagine disastrata di Roma".
12:54 - "Questo è un processetto dopato, drogato da una campagna mediatica ma dietro c'è una regia precisa" ha dichiarato l'avvocato Giosuè Naso, difensore di Carminati, Bruggia e Testa, intervenendo in aula alla prima udienza del processo mafia capitale.
Il penalista ha preso la parola per presentare un'istanza contro la decisione del tribunale di non concedere a Riccardo Brugia, uomo legato a Carminati, e al commercialista Franco Testa la presenza in aula durante tutto il processo. "Sulla posizione di Carminati nulla questio - ha proseguito Naso - in quanto in regime di 41 bis ma questo discorso non puo' valere per gli altri miei due assistiti". Naso ha concluso dicendo che la decisione di allontanare da Roma Brugia e Testa rende "impossibile" per lui la difesa degli imputati. Alla luce di ciò il penalista ha chiesto il trasferimento a Rebibbia dei due imputati dalla prossima udienza. Una richiesta su cui ora il tribunale è chiamato a prendere una decisione.
11:36 - "Abbiamo tantissime cose da dimostrare. Spero che abbiate la costanza di oltre un anno di processo per vedere che non c'è la mafia a Roma. L'accusa di associazione mafiosa l'abbiamo sempre negata. Sono sempre più convinto che della mafia a Roma non ci sia proprio traccia" ha dichiarato Alessandro Diddi, avvocato di Salvatore Buzzi.
11:10 - "A Roma non c'è un sistema mafioso che gestisce la città" ha detto Luca Odevaine parlando a margine della prima udienza del processo. L'ex membro del Tavolo nazionale sugli immigrati ha aggiunto che a Roma "le cose si trascinano" ma "io non c'entro nulla con Carminati: affronto serenamente questo processo dopo un percorso che mi ha portato anche a collaborare con i magistrati".
11:00 "Ci siamo costituiti parte civile come cittadini e come referenti di un movimento politico fatto di persone stufe di pagare tasse e di avere in cambio Mafia Capitale e disservizi". È quanto hanno affermato oggi gli esponenti di M5S Roberta Lombardi e Marcello De Vito presenti alla prima udienza del maxi-processo. "Il nostro lavoro è stato ostacolato da Mafia Capitale ma noi - hanno aggiunto - abbiamo ostacolato questa mafia affinché l'azione amministrativa fosse corretta". Il movimento si è costituito con l'assistenza legale del Codacons di Carlo Rienzi perché, ha spiegato la Lombardi, "siamo una forza diretta espressione dei cittadini: Oggi è un giorno importante, chi ha infangato Roma pagherà".
10:30 "Ho fatto degli errori, ho ammesso le mie responsabilità e ora sto collaborando con i magistrati". È quanto afferma Luca Odevaine parlando a margine del processo per Mafia Capitale che lo vede imputato di corruzione.
"Odevaine un pentito? Più che altro una persona che ha commesso degli errori, ha ammesso le sue responsabilità in relazione a delle dazioni di denaro e sta collaborando con i magistrati. Anche questa volta ha scelto di stare dalla parte della giustizia", ha detto Luca Petrucci, legale di Luca Odevaine, ex componente del Tavolo nazionale immigrazione, considerato dai Pm di Roma a libro paga di Mafia Capitale. Odevaine alla vigilia del maxiprocesso ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo 11 mesi di carcere.
9:15 Salvatore Buzzi assisterà oggi alla prima udienza del maxiprocesso per Mafia Capitale in video conferenza dal carcere di Tolmezzo (Udine), ma non rilascerà dichiarazioni. Lo ha confermato il suo legale Alessandro Diddi prima di entrare in tribunale. "Chiederemo al Tar di annullare il divieto di assistere di persona alle udienze, Buzzi non è in un carcere di massima sicurezza e a queste condizioni questa non è una difesa - ha detto Diddi -. Inoltre Chiederemo il patteggiamento e stavolta sarà il giudice a decidere senza necessità del parere della procura. Se ci danno il patteggiamento facendo cadere l'accusa di associazione mafiosa ce ne usciamo tranquillamente dal processo".
9:00 "Massimo Carminati in questo processo parlerà, è intenzionato a difendersi in modo diverso dal solito perché vuole chiarire un sacco di cose e lo farà". È quanto annuncia l'avvocato Giosuè Naso, difensore dell'ex terrorista che secondo la Procura di Roma sarebbe a capo del clan di Mafia Capitale. A pochi minuti dall'inizio della prima udienza, Naso afferma che il suo cliente, che dal giorno dell'arresto non ha mai parlato con i pm, quando toccherà a lui sarà pronto a parlare davanti ai giudici della X sezione penale.