Italia, un paese legato a maghi, cartomanti ed indovini
6 mld di euro, a tanto, tantissimo, ammonta il giro d'affari di un settore che non ha nulla di oggettivo
L’ultimo rapporto dell'Osservatorio Antiplagio ha svelato che un numero sempre maggiore di cittadini italiani si rivolge a praticanti di magia, cartomanti e guaritori, alimentando un giro d'affari annuo di quasi 6 miliardi di euro. Questo fenomeno, che coinvolge circa il 20% della popolazione, mette in evidenza una crescente vulnerabilità delle persone di fronte a pratiche occulte e truffaldine. Tra i clienti degli occultisti spicca una predominanza delle donne spesso legata a problemi emotivi, relazionali o di salute.
Il rapporto rivela inoltre un aspetto ancor più preoccupante: l'alta percentuale di evasione fiscale nel settore, che raggiunge il 98%, superando persino quella della criminalità organizzata. Un’evasione che alimenta di fatto un'economia sommersa e illecita che permette a praticanti senza scrupoli di operare al di fuori dei confini della legalità, con conseguenze devastanti per le vittime e per l'economia nel suo complesso.
Le vittime di queste truffe e manipolazioni infatti subiscono non solo danni finanziari, ma anche emotivi e psicologici.
Ma a sorprendere è che di fronte ad eventuali truffe, e reati come circonvenzioni d'incapace, minacce, soprusi rituali a sfondo sessuale, esercizi abusivi della professione medica e manipolazioni mentali, appena il 3% delle vittime sporge denuncia spesso a causa della vergogna e della paura di ritorsioni da parte degli occultisti.
I dati della magia in Italia
Negli ultimi trent'anni, l'Osservatorio Antiplagio ha ricevuto un totale di 28.000 segnalazioni, offrendo dei dati dettagliati sulle pratiche occulte nel nostro paese.Le regioni più dense di maghi, veggenti e guaritori sono la Lombardia (Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni),la Campania (2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni) e il Lazio (2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni)con spese annuali per i consultati in studio che superano complessivamente i 295 milioni di euro. Sebbene solo il 10% dei consulti avvenga in presenza, il restante 90% si svolge online o al telefono. Considerando un esborso medio annuo di 500 euro a cliente, la spesa totale per i consulti in studio (che sono solo il 10%) del totale è di 600 milioni. Mentre la spesa complessiva è di oltre 5,5 miliardi di euro.L'evasione fiscale nel settore è estremamente diffusa, con solo il 2% dei clienti che ricevono regolari documenti fiscali.
Effetti della Pandemia
La pandemia ha accelerato il passaggio ai consultati online, ma ha anche portato alla luce fenomeni come maghi virtuali che operano online per poi scomparire.
Chi sono le vittime
La stragrande maggioranza dei clienti si identifica come cattolica, ma sono presenti anche altre confessioni, nonostante la contraddizione teologica con le pratiche occulte. La magia, infatti, diventa una sorta di superstizione, con un impatto particolarmente forte. Gli italiani che ogni anno si rivolgono ai maghi sono 12 milioni di cui come abbiamo anticipato il 68% dei clienti sono donne.Un ennesimo aspetto preoccupante è la predisposizione delle vittime degli occultisti a dipendenze come alcool, stupefacenti, giochi d'azzardo, pornografia, social e allucinogeni legali. Durante le telefonate ricevute da Osservatorio Antiplagio, gli interlocutori, nel rispetto dell’anonimato, hanno 'confessato' - rispondendo a domande con scelta multipla - di essere dipendenti anche da:Alcolici 31%Allucinogeni 15%Ludopatie 42%Pornografia online 30%Social 65%Sostanze psicotrope 14%.
La truffa della Madonne
Le lacrimazioni e le apparizioni mariane sono quasi tutte imposture anti-evangeliche che alimentano l'idolatria e il paganesimo, oltre il business, e che offendono la Chiesa e danneggiano la società. Ad Osservatorio Antiplagiosono sempre stati segnalati casi ingannevoli, fraudolenti e calcolati.Attualmente in Italia sono almeno un centinaio gli impostori che sostengono di vedere la Madonna e di comunicare con lei; e sono almeno una trentina i possessori di statue sacre che piangono sangue, lacrime, oli e profumi.
Il caso Vanna Marchi non ha insegnato nulla
In relazione ai dati forniti dall'Osservatorio Antiplagio, il caso di Vanna Marchi rappresenta un esempio concreto delle dinamiche presenti nel settore dell'occultismo in Italia. Marchi, con la sua celebrità e la sua attività, riflette molti degli aspetti emersi dai dati. Come indicato nei dati, esiste una vasta popolarità delle pratiche occulte, con milioni di italiani che si rivolgono a maghi, sensitivi e guaritori ogni anno. Marchi, grazie alla sua fama, ha guadagnato notevoli ricchezze attraverso la sua attività. La predominanza delle donne tra i clienti degli occultisti suggerisce una vulnerabilità particolare di questo gruppo di persone e Marchi, come molti altri praticanti del settore, potrebbe aver sfruttato questa vulnerabilità per attirare clienti e guadagnare profitti.Il caso di Marchi ha evidenziato anche questioni legate all'evasione fiscale e alla frode, con accuse di mancata dichiarazione di redditi e frodi fiscali. Questo riflette la tendenza generale nel settore, come indicato dai dati sull'elevata evasione fiscale nel mondo dell'occultismo.