Marò: l'India studia una proposta del governo italiano
L'ammissione ufficiale arriva dal ministro degli Esteri Swaraj in risposta a un'interrogazione parlamentare
Si apre uno spiraglio di trattativa nella vicenda dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: l'India ha infatti ammesso per la prima volta di "avere allo studio" una proposta italiana per la soluzione della vicenda. La dichiarazione è arrivata in risposta a un'interrogazione fatta al governo da due membri del Partito comunista indiano (Cpi) e da un membro del Tamil Nadu del Rajya Sabha (la Camera alta): in essa i tre parlamentari chiedevano "se è un fatto che il governo italiano ha cercato una soluzione consensuale alla vicenda da tempo in sospeso dei due militari italiani accusati di omicidio di due pescatori indiani nel 2012 al largo delle coste del Kerala". E, in caso di risposta positiva, si intendeva sapere "a che punto è il caso oggi e quale è la reazione del governo indiano alla proposta del governo italiano su di esso".
All'interrogazione ha fatto seguito una risposta scritta inviata al Parlamento dal ministro degli Esteri indiano Swaraj, che ha risposto sinteticamente "sì" alla prima domanda e sostenuto, riguardo alla seconda, che "la questione è attualmente all'esame della Corte suprema dell'India. Mentre la proposta del governo italiano è attualmente all'esame del nostro governo".