Matilde Lorenzi, addio alla promessa dello sci azzurro
La giovane sciatrice non ce l'ha fatta: troppo gravi i traumi riportati nella caduta in allenamento in Val Senales. Dinamica e condizioni della pista lasciano pensare a una tragica fatalità
Matilde Lorenzi non ce l'ha fatta. La giovane promessa dello sci azzurro, 19 anni originaria di Villarbasse (provincia di Torino) è morta per le ferite riportate nel corso di una drammatica caduta in allenamento lunedì 28 ottobre. Si trovava lungo la pista Grawand 1 in Val Senales, uno dei santuari della preparazione per gli sciatori professionisti come lei si apprestava a diventare, forte di un talento cristallino che già aveva portato importanti risultati. Matilde, ricoverata d'urgenza all'ospedale San Maurizio di Bolzano dopo essere stata soccorsa e intubata in pista, non è riuscita a superare la notte. Troppo grave il trauma facciale causato dalla caduta sulla superficie nevosa dura e compatta ad alta quota.
Una dinamica che, secondo quanto ricostruito da forze dell'ordine e soccorritori, appare quasi banale nella sua drammaticità: la 'spigolata' in un tratto non particolarmente difficile, gli sci che si aprono e l'impatto del volto sul ghiaccio. Uno degli atrezzi vola via e la ragazza rotola all'esterno della pista che, secondo quanto si apprende, era stata preparata in massima sicurezza tanto che non risultano segnalazioni in merito nemmeno dopo il sopralluogo. Le sue condizioni erano parse subito gravissime.
Matilde Lorenzi era considerata una promessa dello sci italiano. Era stata inserita nel gruppo della Coppa Europa e si era laureata campionessa nazionale di SuperG ottenendo anche ottimi piazzamenti nei recenti Mondiali Juniores sia in SuperG che in discesa libera. Cordoglio è stato espresso dalla Federazione Sport Invernali e da esponenti delle istituzioni. Era un'atleta dell'Esercito.
La sua morte si aggiunge all'elenco, purtroppo lungo, degli sciatori che hanno perso la vita nel corso di gare o allenamenti. Un tributo altissimo ad uno sport in cui la velocità è l'elemento più importante e che, con lo sviluppo dei materiali, ha visto uomini e donne confrontarsi con velocità di punta sempre più estreme. La pista su cui è avvenuta la tragedia è considerata una delle migliori per gli allenamenti e nei giorni precedenti l'incidente di Matilde era stata utilizzata anche da tante nazionali in vista del week end di apertura della stagione di Coppa del Mondo a Soelden in Austria.