Perché Mattarella è andato alle fosse ardeatine
Il primo atto da Capo dello Stato è dirompente. Un appello all'unità contro chi "vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore"
Dopo essersi fermato in raccoglimento nel luogo dell'eccidio compiuto dai nazisti nel quale furono trucidate 335 persone ha rilasciato la seguente dichiarazione: "L'alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore".
Il primo atto di Sergio Mattarella da Presidente della Repubblica è dirompente. Con la sua Panda grigio chiara, si è recato sulla via Ardeatina a rendere omaggio alle vittime dei nazisti. Un messaggio chiaro contro le minacce dell'Isis, contro la rinascita di movimenti politici di destra che rievocano gli estremismi che meno di un secolo fa divennero linfa per la nascita del nazismo in Germania e del fascismo in Italia. Un gesto forte, inatteso ma apprezzato.