Meloni: «Caivano è il fallimento dello Stato»
La premier, in visita sul luogo dello stupro, ha ribadito l’impegno del governo a essere più presente in aree come quella di Caivano. E il suo sostegno alle vittime
"Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti" ma anche per testimoniare la "presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti". Giorgia Meloni interviene a Caivano per ricordare che “qui si è consumato il fallimento dello Stato” e per dire “no alle zone franche”.
Seppur blindata per via delle recenti minacce di morte giunte via social, è stata, quella del presidente del Consiglio, una presenza necessaria, nel territorio dove si è consumato lo stupro di due tredicenni da parte di sei adolescenti. La pubblica opinione è rimasta scioccata dinanzi a fatti di cronaca che obbligano a interrogarsi sull’inferno che divampa in alcuni angoli d’Italia. Una crisi sociale mista a crisi di valori, di educazione, e ovviamente di sicurezza e di controllo del territorio.
Da qui l’occasione per il capo del governo di annunciare una “bonifica” di certi contesti complicati. “Bonifica”, il termine che si utilizza quando occorre intervenire nelle paludi infestate da virus e malattie. "Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche - ha aggiunto - l'obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l'obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga".
Si parla, e giustamente, dei problemi di bilancio, del mantenimento dei buoni rapporti internazionali: ma la preservazione della sicurezza e la cura del degrado sociale dovrebbe essere, per un governo dichiaratamente di destra, la bussola di tutte le priorità. E anche il punto di partenza attraverso cui rilanciare la propria azione politica, in vista di un autunno caldo per mille altri motivi. L’esecutivo, impantanato nei vincoli economici che rendono difficile trasformare le promesse in realtà, ha il dovere di ricordare il mandato supremo affidatoglidagli elettori, e cioè il mantenimento dell’ordine in quei frammenti bui di territorio dove da anni lo Stato non entra. Il tipo di uguaglianza a cui deve rifarsi un governo conservatore è esattamente questa: uguaglianza dinanzi alla legge e certezza della pena. Perché il Paese non sia più deturpato da angoli di caos.