Migranti: tutti i muri e le barricate d'Europa
L'ultima costruzione quella dell'Ungheria che rafforza la sua barriera con un sistema intelligente. Ecco i confini fortificati eretti per fermare i profughi
Quando il 9 novembre 1989 è stato abbattuto il muro di Berlino in tanti hanno pensato basta con le barricate. Invece il 2016 non è ancora terminato e in Europa di muraglie ce ne sono già 8. Anzi, 9. Il motivo? Impedire ai migranti di passare. Un dramma che non si arresta mattone dopo mattone.
La prima grande muraglia, voluta dal governo di Londra per impedire ai migranti di passare dalla Francia in Gran Bretagna, è quella di Calais come è stata soprannominata, un chilometro di lunghezza per quattro metri di altezza e serve a proteggere il porto e il traffico diretto nel Regno Unito dai migranti.
Completa il recinto di protezione in ferro e filo spinato già eretto nella zona per impedire l'accesso al porto è stata stata terminata in soli tre mesi, a dicembre 2016, con un costo di circa 2,7 milioni di euro presi dai fondi pubblici che fanno parte dell'accordo anglo-francese sulle maggiori misure di sicurezza.
Ma quali sono i confini fortificati più difficili da superare in Europa?
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Il primo muro di Asotthalom
È alto 4 metri, è di filo spinato e corre lungo i 175 chilometri della frontiera fra Ungheria e Serbia. Dopo la costruzione del primo muro di confine, l'Ungheria ha iniziato a rafforzare la barriera fortificata per spezzare la cosiddetta rotta balcanica, la possibile via di fuga soprattutto di siriani e afghani giunti via mare dalle coste della Turchia alle isole della Grecia, nel Dodecaneso. Questa volta sul muro è stata installato una secondo blocco "intelligente", dotato di sensori e telecamere. Lo ha spiegato il consulente della Sicurezza di Orban, Gyorgy Bakondi, al "Magyar Hirlap". I lavori sono già iniziati e un primo tratto di barriera, tirato su in via sperimentale, ha già dato buoni risultati. "La prova, fatta su un tratto di 10 chilometri, è andata bene. I sensori fanno scattare subito l'allarme. Praticamente non ci sono più immigrati clandestini qui", ha detto Bakondi. Il ministero dell'Interno ha stanziato 130 milioni di euro, per costruire la barriera intelligente lungo tutta la frontiera con la Serbia.
Muro bulgaro-turco
Dal lato della Bulgaria, dal 2014 è stata costruita una barriera ai confini con la Turchia per bloccare i flussi migratori provenienti da Est. La sua edificazione è stata approvata nel novembre del 2013 per contrastare l'immigrazione dal Medio Oriente. La sua lunghezza complessiva toccherà 160 chilometri.
Muro di Ceuta-Melilla
È un muro composto da due barriere di filo spinato (quella a Ceuta lunga 8.2 chilometri e quella a Melilla lunga 12) che hanno lo scopo di bloccare l'immigrazione dal Marocco nelle enclavi spagnole di quella zona. Sulle reti sono state installate anche telecamere e sensori di controllo all'interno delle quali corre una strada pattugliata 24 ore su 24.
Muro tra Grecia e Turchia
Un altro muro è quello iniziato nel 2012 e in via di conclusione tra la città greca Nea Vyssa e la turca Edirne. Ben 12 chilometri di filo spinato che il governo di Atene ha deciso di costruire per arrestare il gigantesco afflusso soprattutto di migranti siriani e irachenidal provenienti sul fiume Evros, un facile accesso all'Europa via acqua. Costo dell'operazione? Tre milioni di euro con l'appoggio di Francia e Germania.
Muro del Kosovo
Più che un muro in senso classico, Austerlitz è quello che resta di un ponte sul fiume Ibar che divide in due la città di Mitrovica, nel Kosovo. Se la parte nord della città è rivendicata dai serbi, in quella a sud vive invece la popolazione albanese. Questo cumolo di macerie è impossibile da attraversare e crea dunque un netto confine all'interno dell'area balcanica.
Muri d'Irlanda
Per dividere la comunità cattolica da quella protestante, e far cessare un lungo conflitto durato fino al 1996, tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta in Irlanda sono stati costruiti un centinaio peace lines, che si snodano per 13 chilometri.
Il Muro Estonia-Russia
I lavori per una barriera lunga 110 chilometri che intende costruire l'Estonia alla frontiera che la separa dalla Russia inizieranno nel 2018. Spesa stimata per il governo di Tallinn è di 71 milioni di euro.
Muro di Calais
La prima barriera di Calais è stata edificata nel 2015 dopo che la Gran Bretagna aveva concluso con la Francia un accordo per finanziare con 15 milioni di euro una barricata che rendesse il porto più inaccessibile possibile ai migranti. Un confine che doveva tenere lontane le persone dalle navi. Adesso un nuovo muro che verrà a costare 2,4 milioni di euro al governo britannico verrà realizzato in acciaio lungo i lati della strada Rn216 che conduce al porto, ossia la Rocade. Il progetto prevede anche uno spazio di sosta dove i camion potranno fermarsi in tutta sicurezza senza temere che i migranti possano introdursi all'interno dei mezzi, tra la cabina e il vano merci. Oppure aggrappandosi sotto le assi del telaio.
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