Migranti: 3 minori su 4 non sono accompagnati
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Migranti: 3 minori su 4 non sono accompagnati

Sono più di 16mila i ragazzi arrivati in Italia da soli. Dal 2011 costituiscono il 10 per cento di tutti i rifugiati

Scappano da guerre, carestie, persecuzioni religiose, fame, schiavitù. E scappano soli. I documenti ufficiali li chiamano MSNA, sigla che sta per Minori stranieri non accompagnati. E, sui documenti ufficiali del Ministero del lavoro, le cifre dicono che il 31 dicembre del 2016 in Italia c'erano 17.373 MSNA censiti, e 6.561 considerati "irreperibili".

Nei primi 5 mesi del 2017 i minori non accompagnati in Italia erano 16.348: 15.225 maschi e 1.123 femmine, e 5.190 irreperibili. Rispetto all'anno scorso il numero è diminuito perché molti di loro nel frattempo sono diventati maggiorenni. 

Tre minori su quattro sono soli

Save The Children ha realizzato un dettagliato Atlante dei minori stranieri non accompagnati in Italia (che si può leggere qui) che, al di là delle cifre, cita un dato che colpisce: ben 3 minori su 4, di quelli arrivati in Italia negli ultimi 6 anni, erano soli. E tra il 2011 e il 2015 i numeri sono quasi triplicati (da 4.209 a 12.360).

I minori non accompagnati tra il 2011 e il 2016 costituiscono il 10 per cento di tutti gli arrivi complessivi dei rifugiati in Italia. Una cifra impressionante, se pensiamo che spesso sono bambini, hanno anche meno di 14 anni, e affrontano un viaggio pericoloso e spesso mortale, in condizioni disumane anche per un adulto.

Un viaggio terribile

A volte partono soli per scappare dai loro paesi di origine, ma in altri casi perdono i genitori in circostanze tragiche durante il lungo viaggio e cadono nelle mani di sfruttatori e trafficanti di ogni tipo. I bambini e i ragazzi che riescono ad arrivare in Italia sono stati vittime di abusi e violenze per molti mesi, prima di affrontare la traversata in mare. L'ultimo caso clamoroso riguarda i ragazzi, quasi tutti mnorenni, buttati in acqua dai trafficanti al largo delle coste dello Yemen.

Le testimonianze dirette raccolte dagli operatori di Save The Children e pubblicati nel documento parlano di torture, stupri, privazioni di acqua e cibo, lunghi viaggi a piedi in condizioni impossibili o in balia di trafficanti pronti a uccidere nei modi peggiori... La traversata in mare, nel corso della quale nell'ultimo hanno hanno perso la vita almeno 5mila persone, è solo la parte finale di un lunghissimo incubo.

Da dove arrivano

Tra i paesi di provenienza dei minori soli nel 2017, secondo il Ministero del Lavoro, al primo posto c'è il Gambia (2.221 presenze), seguito da Egitto, Albania, Guinea, Nigeria, Costa d'Avorio, Bangladesh, Eritrea, Senegal, Mali, Somalia. Paesi in crisi profonda, o dilaniati da guerre o da regimi crudeli.

La relazione del Ministero del lavoro fa anche il punto sulla eccezionale presenza di minori stranieri soli provenienti dall'Albania. Come presenze sono al terzo posto, e sono state aperte diverse inchieste di polizia per truffa aggravata. I ragazzi albanesi infatti in molti casi arrivano in Italia per poter frequentare la scuola, simulando un finto stato di abbandono: spesso sono proprio i genitori che li accompagnano, per poi tornare indietro e lasciarli in Italia a finire gli studi.

Diritto all'accoglienza e allo studio

Sul territorio italiano, i MSNA sono ospitati soprattutto in Sicilia,  Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio (909). Quest'anno, la Camera ha approvato la legge sui minori stranieri non accompagnati che tutela i loro diritti in accordo con le norme internazionali e i diritti dei minori sanciti dall'Onu. I minori arrivati in Italia non possono essere rimpatriati, devono aver garantito il diritto all'istruzione e all'assistenza sanitaria, e accedere al sistema di protezione dei rifugiati.

Diventare tutre di un minore

Oggi è anche possibile decidere di diventare tutore di un minore straniero, iscrivendosi a appositi albi tenuti dai Garanti per l'infanzia di ogni regione (qui l'elenco). Il tutore non convive con il minore, è semplicemente colui che, con incontri periodici, lo sostiene e lo consiglia su alcune scelte fondamentali: il tipo di studio da intraprendere, eventuali problemi sanitari e tutte quelle decisioni che normalmente si prendono con l'aiuto di un genitore.

I minori "irreperibili"

I minori che si rendono irreperibili a volte cercano di raggiungere le famiglie nel Nord Europa, quindi si fermano n Italia solo il tempo necessario a riprendersi dalle fatiche del viaggio. Altre volte, come denunciano ong e associazioni di volontariato, scappano da centri di accoglienza invivibili e sovraffollati e preferiscono far perdere le tracce.

Il rischio è che cadano vittime della criminalità organizzata, della delinquenza comune, dello sfruttamento come manodopera a costi bassissimi e della prostituzione.

Per saperne di più:

I giovani migranti non accompagnati

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Minori ospiti di un centro di accoglienza a lampedusa

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