Migranti: perché è stato arrestato Mimmo, il sindaco di Riace
Diventato noto a livello internazionale per la sua politica di accoglienza, che ha fatto risorgere il paese calabrese, Domenico Lucano è ai domiciliari
Il sindaco di Riace (Reggio Calabria) simbolo dell'accoglienza verso i migranti, Domenico Lucano noto a tutti come "Mimmo", è stato arrestato e messo ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Ecco cos'è successo e perché era diventato famoso il primo cittadino del comune della Locride reso celebre dal ritrovamento in mare dei Bronzi.
L'impegno di Lucano
Domenico Lucano è al suo terzo mandato consecutivo, iniziato nel 2014, quando è stato rieletto con la lista civica "L'altra Riace". 60 anni, si è procurato la fama di benefattore dei migranti.
Dal 2004, anno in cui ha iniziato la sua carriera da sindaco, Lucano ha reso il paesino di Riace, diviso tra la cittadina sulla collina e la parte marina che guarda il Nordafrica, centro attivo di politiche di accoglienza. Ha salvato il borgo spopolato, accogliendo centinaia di rifugiati e immigrati e impedendo così la chiusura della scuola locale.
La popolazione di Riace è passata dai circa 1700 a oltre 2300 grazie alla presenza di immigrati. "Nel 2000 la nostra scuola era chiusa perché avevamo così pochi allievi, ora è fiorente", aveva detto Lucano alla Bbc nel gennaio 2001. Tra i banchi ragazzi e ragazze provenienti da Somalia, Albania, Iraq...
Il sindaco riacese è riuscito simultaneamente a creare posti di lavoro, a fermare un esodo di massa dal suo paese e a trovare una soluzione alla controversa questione dei richiedenti asilo. Ha sistemato i nuovi arrivati in alcune delle case abbandonate dagli autoctoni migrati altrove, per lo più al nord in cerca di lavoro, e ha trasformato altre abitazioni vuote in laboratori artigianali.
Gli onori della cronaca
Grazie al suo impegno umanitario, Lucano ha assunto grande notorietà anche a livello internazionale. Nel 2016 la rivista americana Fortune lo ha inserito tra le 50 personalità più potenti nel mondo.
Beppe Fiorello ha raccontato la sua storia nella fiction Tutto il mondo è paese diretta da Giulio Manfredonia, per Rai Fiction, di cui non si sa ancora data di uscita (e se uscirà).
Perché è arrestato ora
I guai per Lucano sono cominciati nel 2017, quando la Prefettura di Reggio Calabria, dispose un'ispezione nel Comune di Riace: da questa emerse una serie di irregolarità nell'utilizzo dei finanziamenti governativi per l'accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico. I risultati dell'ispezione fecero scattare l'inchiesta della Procura della Repubblica di Locri da cui sono emersi gli illeciti che oggi hanno portato all'arresto di Lucano e della compagna, Tesfahun Lemlem.
Domenico Lucano, agli arresti domiciliari, è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.
In un colloquio intercettato dalla Guardia di finanza, ecco cosa avrebbe detto Lucano: "Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge", parlando del caso di una donna cui è stato rifiutato per tre volte il permesso di soggiorno: "Io la carta d'identità gliela faccio, sono un fuorilegge. Non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità. La iscriviamo subito. Fino ad ora la carta d'identità l'ho fatta così".