Monica Cirinnà: o le Unioni Civili o me ne vado
La firmataria del ddl taglia corto: "Ho sbagliato a fidarmi del M5S". Se la legge diventa "una schifezza tolgo la firma e lascio la politica"
Nel gran caos di idee, tra canguri, super-canguri, voltafaccia, accuse, urla, strepiti, cartelli, lei mantiene la schiena dritta, la testa alta e, soprattutto, la dignità. Monica Cirinnà, firmataria del disegno di legge su Unioni Civili e stepchild adoption che (a prescindere da come la si pensi) rappresenta un provvedimento rivoluzionario nell'ambito dei diritti civili, lo ha dichiarato in modo tanto candido quando deciso, prima fuori dall'aula questa mattina poi sulla sua pagina Facebook, forte e chiaro.
L'ho detto e lo ripeto: ho sbagliato a fidarmi di MoVimento 5 Stelle Senato e se legge sulle #unionicivili diventerà una schifezza sono pronta a togliere firma ed a lasciare la politica.
Pubblicato da Monica Cirinnà suMercoledì 17 febbraio 2016
O la legge come l'ho pensata, voluta, studiata, dibattuta. O niente.
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"Lo so che ho sbagliato a fidarmi del Movimento 5 Stelle e pagherò per questo. Mi prendo la mia responsabilità politica di essermi fidata di loro. Concluderò la mia carriera politica con questo scivolone. Ne prendo atto" aveva già detto ai cronisti nel Transatlantico. "Tante volte ho sbagliato e tante volte ho pagato", ha proseguito e alla domanda se si fiderà mai più dei grillini risponde citando un libro di Isabella Allende"La casa degli spiriti". "Vi ricordate quando la moglie disse "Non parlerò mai più con mio marito" e non lo fece più? Ecco, io sono come quel personaggio, ho un brutto carattere..."