Morto il senatore Bruno Astorre a Palazzo Cenci, aveva 59 anni
Sul decesso indaga la polizia di Piazza Sant’Eustachio.
Bruno Astorre è morto mentre si trovava in uno degli uffici del Senato a palazzo Cenci. Era il senatore del Pd dal 2013 e segretario regionale del partito nel Lazio. Il portone dell'immobile è adesso chiuso. L'ipotesi è che Astorre si sia tolto la vita e l'ipotesi su cui indagano gli investigatori è, come prassi, istigazione al suicidio.
Astorre, nato a Roma nel 1963, viveva a Frascati. Avrebbe compiuto 60 anni l'11 marzo. Era sposato dal 4 settembre 2021 con Francesca Sbardella, sindaca di Frascati, eletta con il Pd. Enrico Letta ha commentato: «Rimango attonito alla tragica notizia della morte di Bruno Astorre. Non riesco a trovare parole di fronte ad un simile dramma. C’è il silenzio. C’è la preghiera. L’abbraccio ai suoi cari».
Bruno Astorre, militante nella Democrazia Cristiana, con il Partito Popolare Italiano viene eletto consigliere comunale a Colonna nel 1995 e successivamente è primo degli eletti al Consiglio provinciale di Roma nel 1998. Diventa consigliere regionale del Lazio con La Margherita nel 2003, e viene rieletto nel 2005 nelle liste de L'Ulivo, che sostengono il candidato presidente vincente, Pietro Marrazzo. Diventa così assessore ai Lavori Pubblici ed alla Casa nella giunta Marrazzo, incarico che mantiene fino a quando il 16 settembre 2009 non diventa Presidente del Consiglio regionale del Lazio, subentrando a Guido Milana nel frattempo eletto eurodeputato al Parlamento europeo. Alle elezioni regionali del 2010 si candida per la terza volta col PD, nella coalizione a sostegno di radicale Emma Bonino, venendo eletto al consiglio regionale del Lazio, risultando primo degli eletti con il Partito Democratico. Pertanto il 12 maggio 2010 viene eletto vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, in quota della minoranza.