Napolitano: "Sono contento di tornare a casa"
Il Presidente della Repubblica risponde così alla domanda di un bambino. E aggiunge: "L'augurio al paese è di essere unito e sereno"
"Certo che sono contento di tornare a casa": così il presidente Napolitano ha risposto ad un bambino che lo ha interrogato in piazza del Quirinale durante la manifestazione della Polizia di Stato "Una vita da social". "Qui si sta bene, è tutto molto bello - ha aggiunto Napolitano - ma è un po' una prigione. A casa starò bene e passeggerò".
Il presidente, di ritorno al Quirinale da un impegno pubblico, si è fermato sulla piazza per salutare i ragazzi che partecipano oggi all'iniziativa della Polizia per sensibilizzare i giovani all'uso sicuro di internet. Dopo aver salutato il capo della Polizia, Alessandro Pansa, Napolitano ha parlato per qualche minuto con gli studenti. "Io non navigo", ha detto Napolitano aggiungendo però di essere ben consapevole dell'importanza di internet, raccomandando loro un so consapevole del web e dei social.
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Con i cronisti ha invece cambiato radicalmente tono tornando sui temi legati al terrorismo e alla paura di nuovi attacchi anche su Roma e ha detto: "Siamo molto incoraggiati dalla straordinaria manifestazione di Parigi però, sempre essendo attenti a stare in guardia e a non fare allarmismo, dobbiamo essere molto consapevoli della necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica parlamentare, di un Paese che sappia ritrovare di fronte alle questioni decisive e nei momenti più critici la sua fondamentale unità".
"L'augurio al Paese - ha detto Napolitano, a
poche ore dalle sue dimissioni, che arriveranno con ogni
probabilità domattina - è quello di essere unito e sereno
anche perchè viviamo in un mondo molto difficile. Abbiamo
visto nei giorni scorsi quello che è successo in un Paese
vicino e amico come la Francia".
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