Clima pazzo: allarme in tutto il mondo
Nevica nel deserto del Sahara, Boston è al gelo e a Roma sembra primavera
A Roma sembra primavera, in centro Italia, a causa di inconsueti temporali, pare autunno, mentre il freddo inverno resta in montagna anche se non sono previste grandi ondate di gelo e questo rischia di causare slavine e frane ad alta quota. A Sestriere una slavina ha travolto un intero condominio e una donna è morta in ambulanza mentre veniva condotta in ospedale.
Un caldo anomalo
Lo scirocco e il libeccio africano che si trovano sull'Italia in questi ultimi giorni hanno reso l'inizio del 2018 decisamente inconsueto da un punto di vista climatico.
Mentre alle nostre latitudini, infatti, gennaio segna temperature che si aggirano intorno ai 20 gradi tra Roma, Napoli e Palermo (24 gradi di massima e 18 di minima) sul deserto del Sahara sono caduti dei fiocchi di neve.
In Algeria, nella zona di Ain Sefra a 1080 metri d'altezza sono scesi 40 centimetri di neve, mentre a Sidney, dove è piena estate, si sono superati i 47 gradi.
Eventi climatici estremi
Si tratta di eventi atmosferici estremi così come lo sono i meno 18 gradi di Boston e il freddo polare della costa nord atlantica degli Stati Uniti.
A Central Park, a New York i cigni passeggiano sui laghi ghiacciati e le macchine restano intrappolate in neve e gelo. In compenso la California, dopo aver combattuto contro gli incendi ora lotta con le inondazioni. Sono già 13 le vittime di una valanga di fango che si è abbattuta sulla contea di Santa Barbara e i soccorsi fanno fatica a intervenire a causa delle avverse condizioni meteo e delle piogge incessanti. In Svizzera sono caduti 2 metri di neve in 24 ore bloccando nella località sciistica di Zermatt 13.000 persone.
Gli esperti non si azzardano a fare previsioni visto che si sta assistendo a uno scenario del tutto nuovo con rapidi cambiamenti di temperatura che in pochi giorni oscillano anche di 10, 15 gradi.
Caldo e pioggia
A Trieste la temperatura media di questa settimana è stata di 18 gradi, la minima di Roma ha superato i 15 gradi segnando un record da un secolo a questa parte, mentre nella Carnia friulana martedì 9 sono caduti fino a 110 millimetri di pioggia in 12 ore e il vento da sud ha raggiunto i 130 chilometri all'ora sul monte Rest.
Neve e frane
Le maggiori località sciistiche della Val d'Aosta e del Piemonte sono rimaste bloccate per una giornata intera a causa della neve record che ha paralizzato i collegamenti. Valanghe vengono segnalate su tutto l'arco alpino. Cogne, Gressoney e Cervinia sono rimaste isolate. Una frana in Francia ha indotto le autorità a chiudere il tunnel di Tenda, a Breil sur Roya.
Il clima impazzito sembra generare una sorta di altalena climatica nell'emisfero nord del mondo, più soggetto, a climi temperati, a subire il dazio di queste oscillazioni.
Che si tratti di un fenomeno passeggero o della conseguenza dei grandi cambiamenti climatici in corso gli esperti non si spingono a dirlo anche se, visti i danni che questa quinta ondata di maltempo del 2018 sta causando nel mondo, l'uomo non pare essere preparato ad affrontare questo clima impazzito.