NoMa, una app per non dimenticare le vittime di mafia
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NoMa, una app per non dimenticare le vittime di mafia

Creata per a far conoscere a studenti e turisti i luoghi degli attentati palermitani e le storie di chi ha sacrificato la vita

Racconta il presidente del Senato Pietro Grasso che spesso i palermitani, quando devono darsi un appuntamento, scelgono uno dei luoghi dove sono stati uccisi Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, Pino Puglisi... Perché vie ed angoli del sacrificio antimafia ormai sono pesanti punti di riferimento  della città.

E ora per preservare quei pilastri e diffondere quella memoria tra chi è più giovane e di quegli attentati mafiosi che hanno sconvolto la storia italiana a partire dagli anni Settanta ha solo sentito parlare è nata  NOma, luoghi e storie Nomafia. Una app gratuita che celebra il matrimonio tra memoria e tecnologia e che, scaricabile su tablet e smartphone guida studenti e turisti attraverso le strade di Palermo, nei luoghi tragici degli attentati.

Come funziona

Dettaglio storie. La pagina di ogni storia mostra una breve biografia dei protagonisti, le loro foto, e indica il narratore star che la racconterà. Utilizzando l’icona Visita 360° è quindi possibile accedere alla narrazione vera e propria della  storia, basata su foto panoramiche a 360 gradi. Gli utenti, insomma saranno portati virtualmente sul luogo dell’assassinio  dove potranno guardarsi attorno come se si trovassero sul posto, ascoltare il racconto e vedere la dinamica di quegli eventi tragici, ricostruiti, per ridurne la violenza, con tecniche d’animazione (con il fumetto di Paolo Borsellino, ad esempio, che suona al citofono della casa di sua mamma prima dell’esplosione). Sulla stessa pagina c'è anche l'icona Guidami che grazie al navigatore di sistema, permette di arrivare nel luogo associato alla storia. Per alcune storie, poi, la narrazione sarà disponibile anche in modalità "realtà aumentata", accessibile attraverso l’icona Intorno a te.

Struttura della storia Le vicende diventano un racconto multimediale grazie a testi, immagini, foto di famiglia, video, audio e animazioni. Il flusso di ogni storia è così organizzato: La dinamica dell'omicidio, , foto e video d'epoca, i familiari e biografia

Geo-fence. È il sistema che determina se chi sta usando la app si trova nei pressi di una tappa. In tal caso arriva una notifica che invita a fruire della storia.

Pizzo-free: questa sezione mostra le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa di Addiopizzo, che promuove un’economia virtuosa e libera dalla mafia. La visualizzazione è sia sotto forma di lista che su mappa geolocalizzata. Gli esercizi sono suddivisi per categoria di appartenenza, dalle profumerie ai bar.

Il progetto: è la sezione che descrive l'app Noma e riporta i credits dei partner che hanno contribuito al progetto.

NOma, guida alla città di Palermo che si ribella alla mafia

Una schermata della app NOma

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Palermo e presentata in Senato, è nata da un’idea di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif che oltre alle mille cose che fa tra tv, cinema, radio e pubblicità è anche a capo dell’associazione no profit Sulle nostre gambe e punta a realizzare un museo dell’antimafia.

"bbiamo creato un google maps delle vittime di mafia" ha detto con il suo abituale approccio leggero. Ma il progetto, realizzato con la tecnologia Tim e con l’apporto di RaiTeche ("la memoria del paese" ha sottolineato il direttore Maria Pia Ammirati, che per  ogni  assassinio inserito nella app ha fornito fondamentali filmati e telegiornali d’epoca)  è tutt’altro che lieve.
NOma per ora contiene 15 storie di personaggi assassinati dalla mafia (Antonino Agostino, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana, Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova) a cui presto se ne aggiungeranno altre 7 (Filadelfo Aparo, Ninni Cassarà, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Paolo Giaccone, Calogero Zucchetto).

Si avvale del contributo di siciliani famosi come   Beppe Fiorello, Pippo Baudo, Giuseppe Tornatore , Isabella Ragonese, Teresa Mannino, Nino Frassica e tra gli altri, Ficarra e Picone che fanno da voce narrante alle singole storie, illustrate nella app (organizzata in tre macrosezioni, storie, progetto e pizzo-free)  attraverso bio, fotogallery, video, animazioni, clip audio.

Le voci narranti

Le voci narranti della app NOma: Pif

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Antonella Piperno