Oki da sniffare: che cosa c'è di vero
Sempre più giovani si affidano a nuove droghe fai-da-te in cerca di sballo. Ma l'effetto è illusorio e le conseguenze possono essere dannose: un esperto spiega perché
È facile da reperire, non costa molto e "promette" un po' di sballo. Sempre più ragazzi si fanno incuriosire dalla possibilità di sniffare l'Oki, un farmaco molto comune: un antidolorifico, antifiammatorio e antipiretico non steroideo (FANS), con effetti simili alla conosciutissima aspirina. La frontiera delle nuove sostanze stupefacenti passa dunque anche (e sempre di più) da "droghe" che si possono trovare anche in casa, nell'armadietto delle medicine, perché a differenza di altre cosiddette smart drugs come le metanfetamine, i farmaci (o a volte persino i detersivi) non devono essere sintetizzati, sono più facili da trovare e molti più economici.
In molti casi, poi, si possono acquistare anche se si è minorenni e senza ricetta medica. Ma quali effetti collaterali possono avere? E davvero possono dare sensazioni forti a ragazzi in cerca di brividi? Panorama.it, che già in passato si era occupata del tema, ora ne ha parlato con Mauro Cantoni, segretario dell'Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Dottor Cantoni, innanzitutto facciamo chiarezza: chiunque può acquistare un farmaco come l'Oki, senza ricetta medica?
L'Oki, che è a base di Ketoprofene (simile all'ibuprofene), si può acquistare in farmacia dietro ricetta medica, ma questa non può essere ripetibile. In realtà esiste una tipologia di questo farmaco, l'Okitask, che è di libera vendita: non serve alcuna ricetta perché è un farmaco da banco.
Ma quindi un minorenne può acquistare Oki senza doverlo neppure prendere dall'armadietto delle medicine di casa?
Esattamente, nella sua versione di Oki Task, come detto. D'altro canto l'unica limitazione è per ciò che sia assimilabile a sostanze stupefacenti.
Ma come farmacisti sapete che dell'uso "improprio" che viene fatto di questo farmaco, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi in cerca di "sballo"?
In tutta onestà no, o almeno non fino ad ora. Però vorrei chiarire che non esiste alcuna evidenza scientifica che indichi in questo tipo di farmaco effetti analoghi a quelli di sostanze stupefacenti. Più che dare realmente "sballo", è l'idea che possa farlo che potrebbe spingere i ragazzi a provare a sniffarlo, proprio come anni fa si riteneva che sciogliere dell'aspirina C nella Coca Cola potesse dare chissà quali effetti.
Farmaci da banco e non.Getty Images
Ma quali sono le reali indicazioni del farmaco: a cosa serve, ma soprattutto quali possono essere gli effetti collaterali negativi, dovuti all'assunzione impropria?
Questo farmaco, a base di Ketoprofene, ha la triplice azione di antinfiammatorio, antidolorifico e antipiretico, al pari dell'aspirina, anche se con più o meno efficacia a seconda delle indicazioni. Gli effetti collaterali negativi sono, proprio come l'aspirina, a livello gastrico: dal momento che inibisce la formazione di quella pellicola che protegge le pareti dello stomaco dai succhi gastrici, può provocare ulcera. Effetti più importanti, in caso di abuso, si possono avere anche in pazienti che hanno già altre patologie, come in malati cronici di insufficienza renale o con patologie epatiche, ma si tratta - ripeto - di soggetti particolari. In realtà, in persone normali o anche in ragazzi, se sniffato non è provato che abbia alcun effetto, se non un'eventuale irritazione della mucosa nasale.
Quindi l'idea che possa dare effetti di euforia o simili ad altre sostanze stupefacenti non è fondata?
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche no. In passato è capitato solo un caso, di un noto sedativo per la tosse, che unito ad altri "artifici" poteva essere assimilato a una sostanza stupefacente, ma il caso era differente: il principio attivo agiva a livelli di sistema nervoso centrale, come per le droghe, e venne ritirato dal commercio, mentre nel caso dell'Oki viene interessato solo il sistema periferico e in modo differente.