Mancano 89 secondi all'Apocalisse
Le lancette del famoso orologio si sono spostate in avanti. I motivi? Guerra in Ucraina, conflitto a Gaza e Intelligenza Artificiale preoccupano sempre di più gli scienziati. Come finirà?
E se mancassero 89 secondi alla fine del mondo? Il ticchettio delle lancette rimbomba nella nostra testa. L’orologio dell’Apocalisse si è di nuovo messo in moto. Ma di che cosa si tratta? Strumento creato nel 1947, viene costantemente monitorato dal Bulletin of Atomic Science, l’organizzazione dei fisici atomici creata da Albert Einstein alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Insomma, una clessidra che indica quanto tempo ci rimane prima che arrivi una catastrofe globale.
Che fare quindi? Inutile entrare nel panico o fuggire in bunker sotterranei. Bisogna prima comprendere il motivo di tutto questo. Del resto, il termine Apocalisse proviene dal greco e significa “rivelazione”. A soddisfare la nostra curiosità ci pensa Daniel Holz, presidente del comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin. “Impostare l’orologio del giudizio universale su 89 secondi a mezzanotte è un avvertimento per tutti i leader mondiali. L’invasione dell’Ucraina nel 2022 ha dato il via a un conflitto che potrebbe degenerare fino a comprendere le armi nucleari”, ha detto preoccupato l’esperto. E se si volge lo sguardo a Oriente la situazione non fa altro che peggiorare. Israele e Gaza, Cina e Taiwan: in ogni angolo del globo terracqueo cresce la tensione. E spesso sfocia in aperte ostilità. Ma non è solo il suono dei cannoni ad avvicinare la fine della Storia.
I cavalieri dell’Apocalisse di oggi rappresentano i rischi legati all’Intelligenza artificiale e al cambiamento climatico. “Nel 2024 l’Ia ha guadagnato rapidamente in termini di capacità e popolarità, suscitando la preoccupazione degli esperti riguardo alle sue applicazioni militari e ai suoi rischi per la sicurezza globale”, ha continuato Daniel Holz. Eppure, nel 1991 le lancette si spostarono di ben 17 minuti indietro rispetto alla mezzanotte. Ma quelli erano altri tempi: la fine della Guerra Fredda, il crollo del muro di Berlino, l’abbraccio tra Est e Ovest suggellato dalla firma del trattato sulla riduzione delle armi nucleari. Oggi, invece, ci avviciniamo al disastro planetario. Sarà necessario riprendere in mano la Bibbia e leggere alla voce “Giovanni”. Giusto per essere preparati.