Papa Francesco a Milano
FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
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Papa Francesco: le frasi celebri

Dalla sua elezioni a oggi, spunti, dichiarazioni, parole che hanno lasciato il segno nella Chiesa tra credenti e non credenti

“Fratelli e sorelle, buona sera!...” Sono state queste le prime parole dette da Papa Francesco subito dopo l'elezione papale la sera del 13 marzo 2013 (poco dopo le 20,30) dalla Loggia della Benedizione della Basilica di S.Pietro. Da quel giorno il Papa ci ha regalato molte frasi forti, di rottura e di grande spunto riflessivo che resteranno sicuramente nella memoria dei credenti ma forse, ancora di più, dei non credenti.

Ecco le principali:

"È una società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga un'intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti"
"Le pensioni d'oro sono un'offesa al lavoro"
"Il sindacato col passare del tempo ha finito per somigliare troppo alla politica"
"È urgente un nuovo patto sociale per il lavoro". Parole pronunciate il 28 giugno 2017 ricevendo in Vaticano i dirigenti del più forte sindacato cattolico, la Cisl

“Cari giovani non lasciatevi fuorviare dalle false immagini dei social e dei reality show, e da questa falsa immagine della realtà. Siate protagonisti della vostra storia. Decidete voi il vostro futuro!”. Messaggio pubblicato il 21 marzo 2017 per la Giornata Mondiale della Gioventù del 9 aprile 2017.

“Commette un peccato gravissimo chi per manovre economiche, per fare negoziati non del tutto chiari chiude fabbriche, chiude imprese lavorative e toglie il lavoro agli uomini...”
Udienza generale di mercoledì 15 marzo 2017.

“La pedofilia è una mostruosità assoluta, un peccato orrendo, radicalmente contrario a tutto ciò che Cristo ci insegna. E come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male ai bambini fino a divorarli come un mostro diabolico. Cristo ha detto che chi fa male ai bambini è meglio che si butti a mare con una macina al collo!”
Prefazione al libro di Daniel Pittet, pubblicato il 17 febbraio 2017, che denuncia di essere stato violentato da un prete quando era bambino.

“Cari giovani un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di fare scelte audaci. Non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare. Fate sentire il vostro grido!”
Messaggio del 13 gennaio 2017 per il Sinodo dei Giovani 2018.

“I migranti che fuggono da guerre, violenze, oppressioni, fame e malattie hanno il diritto all'accoglienza. Nessuno deve essere escluso. Tutti si devono sentire accolti come fratelli. E l'Europa vari politiche adeguate”
Discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede il 9 gennaio 2017.

Nei momenti di crisi non funzionano i muri. Servono invece ponti per unire ed accogliere chi è in difficoltà. Dai populismi nacque Hitler!”
Intervista al quotidiano spagnolo El Pajs del 22 gennaio 2017.

“La giustizia di Dio è la misericordia. Egli non si stanca mai di perdonare chi si rivolge a lui. E Dio accoglie e perdona sempre, come un padre accoglie, perdona e consola i suoi figli”. Lettera apostolica Misericordia et Misera del 20 novembre 2016.

“Il mondo è in guerra. Una terza guerra mondiale a pezzi. Non dobbiamo avere paura di dire la verità: il mondo è in guerra perchè ha perso la pace”.
In volo per Cracovia (Polonia) per la Giornata mondiale della Gioventù, il 17 luglio 2016.

“Il lavoro è un diritto di tutti, non un dono per raccomandati. Tanti suicidi tra i giovani anche a causa della disoccupazione”
Udienza del 14 dicembre 2015 ai responsabili del Progetto Policoro istituito dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) per promuove il lavoro giovanile.

“Maledetti coloro che operano per la guerra e per le armi! E dicono: facciamo armi così l'economia si bilancia un po' e andiamo avanti con i nostri interessi! Questi che operano per la guerra sono maledetti!”
Omelia di Santa Marta del 19 novembre 2015.

“La corruzione è peccato, puzza, anzi spuzza come dicono in Argentina. La società corrotta puzza e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione, puzza, non è cristiano. Ma a Scampia il male, la camorra, non avrà l'ultima parola. Qui non è terra di nessuno dove sradicare ogni valore”
Discorso a Scampia, Napoli, il 21 marzo 2015.

“La cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare i cuori dei fedeli, la vicinanza, la prossimità...”
Intervista a padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, quindicinale dei gesuiti, il 19 settembre 2013.

“Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo o gli zuccheri alti! Prima di tutto si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto...”
Intervista a padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà cattolica, quindicinale dei gesuiti, il 19 settembre 2013.

“Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa del resto lo si conosce ed io sono figlio della Chiesa. Ma non è necessario parlarne in continuazione”
Intervista a padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, quindicinale dei gesuiti, il 19 settembre 2013.

“Se una persona è gay e cerca il Signore in buona volontà, chi sono io per giudicarla?”
Sul volo papale di ritorno dal Brasile il 19 luglio 2013.

“Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo... ma siamo qui... pregate per me e beneditemi...”
Papa Francesco dice queste parole chinando il capo verso le migliaia di pellegrini accorsi in piazza San Pietro subito dopo l'elezione papale la sera del 13 marzo 2013.

“Come vorrei una Chiesa povera per i poveri!”
Prima udienza da Pontefice ai giornalisti il 16 marzo 2013 nell'aula Paolo VI-Nervi in Vaticano.

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Orazio La Rocca