Nicolo' Martinenghi
(Ansa)
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Parigi 2024/2 - Oro Martinenghi nella domenica delle beffe

Nel nuoto la prima vittoria delle Olimpiadi dopo una giornata di grandi arrabbiature italiane per il lavoro e i verdetti dei giudici

Finalmente oro! Nicolò Martinenghi e la sua rana hanno inchiodato al televisore milioni di italiani regalando il primo podio con metallo prezioso di Parigi 2024 e chiudendo con il sorriso una domenica che era iniziata benissimo (argento e bronzo nel tiro a segno con Nilo Maldini e Paolo Monna) quando ancora era l'ora della colazione ma poi, arrabbiatura dopo arrabbiatura, si era trasformata nella domenica delle beffe. Dunque, finalmente è arrivata la medaglia d'oro che stava diventando una piccola grande ossessione anche senza che ce ne fosse bisogno visto che andrebbe ricordato al popolo degli olimpici occasionali che nell'edizione record di Tokyo 2021, dopo l'exploit di Dall'Aquila subito, l'Italia aveva dovuto attendere la 17° medaglia per festeggiare un nuovo oro.

In ogni caso, meglio così. Martinenghi ha nuotato i suoi 100 rana mettendosi dietro di due miseri centesimi due monumenti come Peaty e Fink. Il che significa una sola cosa è cioè che questi ragazzi lavorano come matti per quattro anni per poi affidarsi al prodotto del loro lavoro ma anche a una certa casualità. E che le volte che i due centesimi ci vanno di traverso, ed è già capitato anche a Parigi, sarebbe più saggio evitare il dibattito da bar sul risultato deludente e amenità varie. A volte è pure sfiga così come altrettante c'è un pizzico di fortuna.

La prima domenica parigina va agli archivi per la solenne arrabbiatura del presidente del Coni, Giovanni Malagò, per l'arbitraggio che ha estromesso l'attesa Odette Giuffrida dalla corsa all'oro. "Ce la siamo ritrovata sia in semifinale che nella finalina del bronzo direi che fa riflettere" ha chiosato Malagò. In sintesi: l'arbitra romena Ioana Babuc ha segato in due le gambe della Giuffrida in entrambe le sfide. Noi non ce ne intendiamo, il pubblico che ha fischiato a lungo, e che non era certo tutto italiano, lo prendiamo come testimone.

Anche Rossella Fiamingo ha avuto da ridire per l'assegnazione dell'ultima stoccata nella sfida che ne ha determinato una precoce eliminazione nel fioretto che doveva essere casa nostra, E che invece ha prodotto zero medaglie. Male. Pure nella boxe qualcosa è andato storto, se è vero che l'avversario del nostro Aziz Abbes Mouhiidine, favoritissimo della vigilia, è stato il primo ad alzare il dito a dire che il verdetto con cui i giudici gli avevano regalato la vittoria non era corretto.

Nulla per chi in gioventù ha vissuto la vergogna di Seul: la furia dell'allora capo delegazione Mario Pescante per il furto subito da Vincenzo Nardiello per far passare il pugile di casa, tale Park-Si-Hun. Che poi qualche anno più tardi sarebbe andata pure peggio con Byron Moreno e il colpo di testa di Ahn. Per dire che negli sport dove c'entra il giudizio di un gruppo di arbitri può succedere tutto e il contrario di tutto. Basta saperlo.

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Giovanni Capuano