Di Riccardo Paradisi
Alla mattanza del Bataclan – oltre settanta morti giustiziati dai colpi dei terroristi dell’Isis – sono scampati due italiani di Senigallia (Ancona): i quarantenni Massimiliano Natalucci e Laura Apolloni.
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L’allarme del padre
A dare l’allarme immediato, nella stessa Senigallia, è stato Massimo Natalucci il padre di Massimiliano che sconvolto entra a mezzanotte in un ristorante del lungomare di Senigallia per chiedere consiglio al titolare, un amico. È terrorizzato, cerca una parola, una soluzione. Ha parlato con il figlio al telefono prima del concerto, sa che Massimiliano è lì dentro, ostaggio dei boia dei terroristi che con un’azione coordinata stanno seminando la guerra nella capitale francese.
Parigi, l’attacco al Bataclan

Francesi evacuati dal teatro Bataclan a Parigi – 15 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro Bataclan
Parigi, l’attacco al Bataclan

Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan – Parigi, 15 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Il corpo di una delle vittime degli attentati di Parigi in Boulevard des Filles du Calvaire vicino al teatro Bataclan
Parigi, l’attacco al Bataclan

Alcuni parigini con le coperte termiche vengono portati via dalla zona del teatro Bataclan – Parigi, 15 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Alcuni parigini evacuati dal teatro Bataclan in Boulevard des Filles du Calvaire – Parigi, 14 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, l’attacco al Bataclan

Alcune persone escono dal teatro Bataclan a Parigi dove sono avvenuti gli attentati nella notte del 13 novembre
Parigi, l’attacco al Bataclan

La polizia francese fuori dal teatro Bataclan a Parigi
Parigi, l’attacco al Bataclan

La polizia francese fuori dal teatro Bataclan a Parigi
Parigi, l’attacco al Bataclan

La polizia francese fuori dal teatro Bataclan a Parigi identifica i passanti – 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

La polizia francese fuori dal teatro Bataclan a Parigi
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Polizia vicino al Bataclan, la sala da concerti obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

I soccorsi ai feriti del Bataclan, obiettivo degli attentati teroristici a Parigi, 13 novembre 2015
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, 13 novembre 2013, Squadre speciali di fronte alla sala da concerti Bataclan, dove i terroristi hanno preso diverse persone in ostaggio
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, 13 novembre 2013, Squadre speciali di fronte alla sala da concerti Bataclan, dove i terroristi hanno preso diverse persone in ostaggio
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, 13 novembre 2013, Squadre speciali di fronte alla sala da concerti Bataclan, dove i terroristi hanno preso diverse persone in ostaggio
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, 13 novembre 2013, Squadre speciali di fronte alla sala da concerti Bataclan, dove i terroristi hanno preso diverse persone in ostaggio
Parigi, l’attacco al Bataclan

Parigi, 13 novembre 2013, la zona della sala da concerti Bataclan, dove i terroristi hanno preso diverse persone in ostaggio
Con Massimiliano c’è Laura Apolloni, una sua amica, anche lei di Senigallia: sono andati al Bataclan per ascoltare un concerto rock e si trovano inghiottiti in uno scenario di guerra.
L’angoscia dei parenti davanti alla tv
Intanto i parenti dei due seguono al telegiornale l’evoluzione dei fatti: apprendono dai cronisti, in diretta tv, che i miliziani dell’Isis hanno cominciato a sparare sugli ostaggi. Un tiro al bersaglio mirato, preciso: li stanno ammazzando uno a uno. Le forze speciali francesi decidono di fare irruzione al Bataclan. Sono ore, minuti di terrore puro. Massimo Natalucci cerca di mettersi in contatto con l’unità di crisi della Farnesina per avere un’informazione, un consiglio: è un modo come un altro per sedare un senso di impotenza devastante.
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Il silenzio delle autorità italiane
Le autorità italiane e i Tg per tutta la notte non saranno in grado di dire che ci sono anche degli italiani al Bataclan, anzi si tende ad escluderlo. Le forze francesi irrompono nel locale all’una del mattino, uccidono tre terroristi, ma i morti sul pavimento si contano a decine. Il terrore dei parenti e degli amici dei due senigalliesi si moltiplica, si teme il peggio. Poi cominciano ad arrivare per via privata notizie più rassicuranti. Massimiliano riesce a comunicare con la famiglia: è salvo, ha qualche piccola escoriazione ma è vivo. Per miracolo: uno dei terroristi era a quattro metri da lui mentre sparava sugli ostaggi. Anche Laura Apolloni è viva ma è ferita a una spalla, è ricoverata in un ospedale parigino, le sue condizioni non sembrano particolarmente gravi. Non c’è bisogno di attendere che l’Isis colpisca in Italia. Ha già colpito.