Pechino. Mi chiamo Wang Qishan, risolvo problemi
È l’uomo delle sfide complicate: dall’epidemia della Sars alla logistica delle Olimpiadi...
Quando il 15 novembre è comparso sul palco della Grande sala del popolo di Pechino fra i nuovi leader cinesi, in molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Perché nella Cina che corre, ma fra colossali rischi, questo dirigente di 64 anni, è l’uomo delle emergenze.
Non si deve occupare solo di finanza: Wang presiederà, assieme al premier, il nuovo organismo anticorruzione voluto dal segretario generale Xi Jinping per tutelare l’immagine e il funzionamento del partito, mai come oggi funestato da scandali e dicerie.
Riformatore
Uno dei punti del programma della nuova amministrazione cinese è la riforma del settore finanziario e Wang Qishan, nuovo vicepremier, è l’uomo centrale. Dopo 10 anni di crescita il modello economico del Dragone sembra in affanno. Per molti analisti la soluzione passa attraverso una riduzione dello strapotere delle banche e delle imprese pubbliche. Wang è d’accordo: «Dobbiamo cambiare il modello di sviluppo della finanza, per metterla al servizio dell’economia» ha detto. Notevoli anche le sue aperture verso l’estero.
Dalla zappa alla cravatta (azzurra)
Non bisogna farsi ingannare dal look molto sopra le righe per gli standard del Partito comunista cinese: tra i sette leader del comitato permanente, in un tripudio di cravatte rosse, era l’unico a sfoggiarne una azzurra. Ai tempi della rivoluzione culturale Wang ha sgobbato in campagna come tutti quelli della sua generazione.
Domatore di tigri
Nel 1976 si laureò in storia e iniziò a lavorare nel museo provinciale dello Shaanxi, dove è rimasto per 3 anni. La sua formazione di storico non gli ha impedito di farsi una vasta esperienza in campo finanziario, negli anni Novanta ha ricoperto il ruolo di vicegovernatore di diverse banche ed è stato tra gli artefici della soluzione della crisi del Guangdong, la più ricca regione cinese, che vent’anni fa era stata messa in ginocchio dalla frenata economica delle Tigri asiatiche.
Bacchetta i professori
Nel pieno della crisi dei mutui subprime, Wang Qishan è a Washington come rappresentante speciale per il dialogo economico-strategico Cina-Usa. Ascolta a lungo il neosegretario del Tesoro, Timothy Geithner, che prospetta alcune soluzioni alla crisi. Poi, ai giornalisti che gli chiedono un parere, dice secco: "Mi sembra che i professori abbiano qualche problema".