Perché la California potrebbe dividersi in tre
Lo Stato americano pronto al referendum per diventare Cal3, cioè tre mini-Stati autonomi. Su iniziativa del tycoon della Silicon Valley Tim Draper
La Californiapotrebbe sparire. O meglio, farsi in tre, dividersi in altrettanti mini-Stati, ciascuno con un proprio nome e una propria amministrazione, come prima di oggi è successo soltanto alla Virginia che, tramite referendum, votò una suddivisione interna al termine della Guerra di Secessione.
Oggi l'idea di creare tre nuovi stati californiani è sostenuta dal miliardario Tim Draper, che è riuscito a portare il suo progetto, chiamato Cal3, al voto degli abitanti del Golden State.
A novembre il referendum che potrebbe riscrivere la cartina degli Stati Uniti.
L'idea Cal3
Il sogno di dividere in tre la California sembra vicino a diventare realtà. A novembre il Golden State potrebbe scomparire per lasciare il posto a tre nuovi Stati più piccoli: la Northern California, che comprenderebbe l'area nord incluse San Francisco, la Silicon Valley e Sacramento; la Southern California, costituita dal territorio da Fresno al confine con il Messico; e la New California, ovvero l'area rimanente, comprese le sei contee lungo la costa, da Los Angeles a Monterey.
Ciascun nuovo stato avrebbe una popolazione che va dai 12,3 ai 13,9 milioni di persone.
Un'idea "bizzarra", secondo alcuni, nata dalla voglia di migliorare le condizioni della popolazione dello Stato più popoloso della Federazione: "ThreeCAs (il nome in americano dato al progetto, ndr) darà ai californiani una migliore educazione, migliori infrastrutture e tasse più basse" ha spiegato Tim Draper, il miliardario americano fondatore della Draper University (detta anche University of Heroes, l'università degli eroi) che sogna di riscrivere le cartine geografiche americane.
Chi è Tim Draper
Detentore di un'enorme fortuna, frutto anche di investimenti in Skype e Hotmail, l'imprenditore è un fermo sostenitore del potenziale di Bitcoin e delle criptovalute, tanto da averne acquistati quasi 30.000, a un prezzo rimasto top secret. "Il Bitcoin libera la gente permettendo di operare in una moderno mercato economico" ha spiegato il capitalista che, insieme al fratello Adam, ha investito anche in Vaurum, una piattaforma per gli investitori della moneta digitale.
E' anche considerato da molti un visionario, che non ha fatto mistero di essersi ispirato all'idea della scuola di Hogwarts di Harry Potter e all'accademia dei mutanti di X-Men nel fondare il "suo" ateneo. Un'università futuristica: "Quello che abbiamo creato è una scuola molto differente da qualsiasi altra ovunque nel mondo. Siamo gli unici sul pianeta a insegnare il futuro invece che la storia" ha spiegato in un'intervista di qualche tempo al Guardian.
E' proprio al futuro della California che il 55enne guarda ora con convinzione. Un futuro fatto di "tre Californie".
Il referendum
Questa volta il progetto di Draper sembra aver preso forma, dopo un tentativo precedente fallito. Non è infatti la prima volta che l'imprenditore tenta di dividere il Golden State: nel 2014 aveva ipotizzato 6 micro-stati, ma non era riuscito a ottenere un numero sufficiente di adesioni al suo piano.
Questa volta ha raccolto oltre 400.000 firme valide, facendo versare 3 dollari a ciascun sostenitore, per sottoporre agli elettori californiani il quesito, sul quale la popolazione dovrà ora pronunciarsi il prossimo 6 novembre.
L'esito della consultazione, in caso positivo, dovrebbe poi ottenere il via libera da parte del Congresso americano.
I precedenti: Carolina, Dakota e Virginia
Lo slogan della campagna a supporto di Cal3 è chiaro: "I californiani meritano un futuro migliore". Cal3 permetterà "semplicemente di dividere lo Stato in tre ambiti più piccoli, più facilmente gestibili". Come si legge sul sito dei promotori del referendum, i riferimenti sono ai precedenti come "North Carolina e South Carolina: North Dakota e South Dakota; West Virginia e Virginia. La California è già nota per le sue due identità, quella del nord e quella del sud".
Gli oppositori
Non mancano, però, forti resistenze alla possibile suddivisione della California. Sono in molti a temere un indebolimento e un costo eccessivo del progetto.
Tra coloro che sicuramente non vedono di buon occhio l'idea di una "California spezzatino" ci sonoi Democratici, che hanno più da perdere. "I Democratici considerano la California un impero d'oro, è difficile che accettino l'idea che possano diventare tre imperi d'oro" ha spiegato alla CNN l'avvocato e professore Jonathan Turley.
La California fornisce 55 Grandi elettori, un potenziale che rappresenta tradizionalmente uno "zoccolo duro" per il candidato dem alla Casa Bianca. In caso di suddivisione, il collegio elettorale verrebbe a sua volta diviso in base alla popolazione, in modo analogo a quanto accade oggi. Secondo diversi analisti, però, il peso complessivo nel governo federale verrebbe sminuito.
La California e l'idea della "secessione"
L'idea che lo Stato più popoloso degli Usa possa modificare i propri rapporti con Washington non è comunque nuova. Nel 2016 si era parlato della cosiddetta Calexit, ovvero l'idea che la California si separasse dal resto degli Usa, con una vera e propria secessione. Il nome rievocava il referendum che aveva portato alla Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.
L'idea si era rafforzata dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza statunitense. A promuoverla era il movimento indipendentista già sostenitore della campagna YesCalifornia, la cui motivazione principale era la considerazione che la California da sola rappresenta la "sesta potenza economica mondiale".
Ad aderire erano poi stati anche alcuni big della Silicon Valley, come Shervin Pishevar, co-fondatore di Hyperloop. Chiare le sue parole: "La California è motore economico degli Usa e fornisce una grande percentuale al bilancio federale. Siamo uno stato con un peso importante e dobbiamo poter considerare di muoverci da soli".
Molti i dubbi sulla possibilità legale di tenere un referendum sulla secessione della California, che per ora dovrà affrontare la sfida di dividersi in tre.
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