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Perché la sinistra ha vinto in Canada

La crisi mette le ali alla forza progressista e liberale del giovane Trudeau. La destra perde il governo dopo dieci anni

"Il Canada ritrova una parte di stesso": con queste parole il leader liberale, Justin Trudeau, ha salutato dal quartier generale di Montreal il successo elettorale che riporta al governo la sua forza progressista, dopo un decennio di esecutivi conservativi guidati da John Harper. Una vittoria sorprendente soprattutto nella misura, visto che il 39% ottenuto dai liberali si traduce nella maggioranza assoluta con 184 seggi sui 338 della Camera. Nel 2011 il partito era risultato la terza forza con il 19% di consensi e appena 34 seggi.

POVERI E CLASSE MEDIA
"La politica non ha bisogno di essere negativa o di basarsi sull'attacco personale per conoscere il successo", ha osservato il 43enne Trudeau, da appena due anni alla guida dei liberali, alludendo al tentativo dei conservatori di dipingerlo come un bel bamboccione inadatto a guidare il Paese. "Abbiamo battuto la paura con la speranza, il cinismo con il lavoro. Abbiamo sconfitto la politica divisiva e negativa con una visione che riunisce tutti gli abitanti di questo Paese". In particolare il figlio dello storico leader del partito, Pierre Trudeau, ha promesso di aiutare le famiglie più povere a unirsi alla classe media.


Ti aspetto al G20, lavoreremo insieme per rendere i rapporti tra Canada e Italia ancora più forti. Buona fortuna

 ALTA AFFLUENZA
In un'elezione che ha fatto segnare il 67% d'affluenza (+5% sul 2011), i conservatori di Harper hanno comunque mantenuto i propri bastioni nell'ovest e hanno ottenuto 100 seggi. Il premier uscente ha pagato la crisi, con il Pil in calo nei primi cinque mesi del 2015 a causa del crollo del prezzo del petrolio e della frenata cinese. A uscire malconci dal voto, però, sono soprattutto i socialdemocratici dell'Npd di Tom Mulcair, che erano considerato la prima forza di opposizione ma si ritrovano con appena 42 seggi.


POLITICA SOCIALE E MULTILATERALISMO
   Il successo di Trudeau si fonda su un programma che ha guardato alla classe media, con l'impegno di alzare le tasse
alle fasce più abbienti. Il suo avvento metterà fine all'era di relativo isolazionismo in politica estera voluto da Harper,
da molti paragonato a George W. Bush e forse per questo in frequente rotta di collisione con l'Amministrazione Obama. È prevedibile un ritorno alla tradizionale politica canadese di multilateralismo, con nuovi impegni su molti fronti a partire
dalla lotta ai cambiamenti climatici, anche se Trudeau non dovrebbe abbandonare il controverso progetto dell'oleodotto
Keystone XL.
   

I COMPLIMENTI DI RENZI
A 43 anni Trudeau è il secondo premier piu' giovane nella storia del Canada dopo il conservatore Joe Clark, eletto a 39 anni. Tra i primi a fargli i complimenti l'unico premier del G7 più giovane di lui, il 40enne Matteo Renzi, che ha twittato:
"Ti aspetto al G20, lavoreremo insieme per rendere i rapporti tra Canada e Italia ancora più forti. Buona fortuna". (AGI)
 

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Redazione Panorama