Piazza Fontana: cronaca dei 30 giorni prima della strage
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Piazza Fontana: cronaca dei 30 giorni prima della strage

Dagli scioperi continui alle battaglie nelle piazze tra opposti estremismi. I primi morti degli anni di piombo, la violenza degli extraparlamentari alla vigilia della bomba

Ansa
Gli scontri in via Larga a Milano durante i quali fu ucciso l'agente Antonio Annarumma, colpito dai manifestanti con un tubolare di ferro.

Cinquant'anni fa, il 12 dicembre 1969, si consumava uno dei più gravi attentati della storia italiana: la bomba in Piazza Fontana nel cuore di Milano, che provocò 17 vittime e più di 80 feriti tra i clienti della Banca nazionale dell'agricoltura. L'ordigno esplose in uno dei momenti di massima tensione politica e sociale del Paese, investito dalla violenza di piazza innescata dalle schiere dei movimenti "extraparlamentari" di sinistra e destra e paralizzato dalla lunga stagione degli scioperi nelle fabbriche nota come l'"autunno caldo". Esaminiamo dalle cronache dell'epoca quell'escalation di violenze che fecero da premessa alla strage di Piazza Fontana.

Il mese di ottobre del 1969 era stato caratterizzato da un crescendo della conflittualità nel mondo operaio, alimentata anche dall'azione combinata degli studenti in lotta dall'anno precedente e dalle organizzazioni della sinistra extraparlamentare che si erano unite ai lavoratori nelle assemblee, nelle manifestazioni e negli scioperi per il rinnovo contrattuale delle varie categorie. In particolare i Marxisti-leninisti, i "filo-cinesi", il gruppo di "Potere operaio" avevano spinto per una radicalizzazione della lotta in fabbrica mirata alla preparazione di una auspicata "rivoluzione armata delle masse operaie" in netto contrasto con le sigle sindacali nazionali e soprattutto con il Pci, considerato dagli estremisti come alleato del "governo borghese".

Le conseguenze della pressione politica sugli operai in lotta non si fece attendere: all' inizio del novembre 1969 la direzione della Fiat sospese 85 lavoratori in seguito a gravi episodi di violenza e sabotaggio negli stabilimenti di Mirafiori dove un dirigente, l'ingegner Luigi Stellacci, fu aggredito e percosso da un gruppo di scioperanti. A poche ore di distanza dal grave episodio, a Milano il corteo dei lavoratori del settore chimico degenerava in guerriglia urbana, con un funzionario di PS finito in ospedale e decine di feriti e fermati. Alla Pirelli, dove i Cub avevano inaugurato l'"autunno caldo" la produzione era paralizzata da settimane.

L'episodio più grave, che può considerarsi assieme alla morte dell'agente Antonio Annarumma come prime tra le vittime degli scontri tra "opposti estremismi" si consumò a Pisa il 27 ottobre durante una manifestazione sfociata in violenza a cui avevano preso parte gruppi di Potere Operaio. Durante l'assalto alla sede del Msi della città toscana rimase ucciso lo studente Cesare Pardini, colpito in pieno petto da un lacrimogeno sparato dalla Polizia.

L'ultimo mese prima della strage di Piazza Fontana

12 novembre

Anche Napoli fu investita dai disordini, quando si consumarono gravi scontri tra missini e manifestanti di sinistra in occasione di un comizio dei sindacati. Una bomba carta esplose ferendo uno studente e gli arresti furono una trentina. Durante le indagini furono trovate armi ed esplosivi nella sede locale del Msi.

A Torino trecento operai Fiat aggredivano gli impiegati che non avevano aderito allo sciopero. Bloccati negli uffici, saranno liberati dall'intervento della Polizia che agì sotto un fitto lancio di bulloni e porfido.

14 novembre

La Fiat identifica e denuncia 50 lavoratori per i disordini dei giorni precedenti, mentre alla Lancia un gruppo di operai blocca la produzione divulgando propaganda contro il sindacato dei metalmeccanici. A Bologna viene ferito il Vice-questore dopo scontri con gli studenti tra i quali si erano infiltrati militanti di Potere Operaio.

A Roma si consuma lo strappo tra il Pci e il gruppo de "Il Manifesto", che viene accusato dalla dirigenza comunista di "frazionismo" nel giorno della manifestazione per la pace in Vietnam, a cui prese parte anche Paul Getty Jr.

16 novembre

Viene proclamato lo sciopero generale per la casa, quello durante il quale sarà ucciso Antonio Annarumma. La discussione principale riguardava la "legge sui fitti", ossia il futuro "equo canone".

19 novembre

In via Larga a Milano, durante gli scontri in occasione dello sciopero generale, muore l'agente Antonio Annarumma, colpito da un tubolare di ferro scagliato dai manifestanti. E'la prima vittima degli anni di piombo. La guerriglia si estende anche molte città italiane come Torino, Genova, Alessandria, Catania. A Venezia viene occupata la sede delle Assicurazioni Generali. Duro attacco dei gruppi extraparlamentari contro i comizi dei sindacati nazionali, mentre a Bologna gli studenti in sciopero devastano l'aula magna dell'Università.

L'Istat dichiara che nei primi sei mesi dell'anno sono state perse oltre 93 milioni di ore di lavoro a causa degli scioperi.

Il Presidente del Consiglio Mariano Rumor arriva a Milano per omaggiare la salma di Annarumma, mentre i maoisti e gli studenti sono ancora asserragliati all'interno dell'Università Statale.

21 novembre

Nel giorno dei funerali di Annarumma gli studenti del Movimento Studentesco chiedono davanti a San Vittore il rilascio dei fermati per gli incidenti di via Larga. In San Babila i missini di Giovane Italia intonano canti del ventennio e scatenano tafferugli con gli studenti di sinistra.

Al corteo funebre di Annarumma partecipano migliaia di cittadini. Giunti presso la chiesa di San Carlo, a due passi da San Babila, un militante inneggia a Mao Tse-Tung sventolando un fazzoletto rosso. Viene bloccato da un gruppo di missini che iniziano a percuoterlo. Viene separato dalla Polizia che lo porta all'interno di un cinema, poi cinto d'assedio dai giovani di destra. Si scatena la guerriglia che causerà 28 feriti. Durante la funzione funebre il ministro dell'Interno Restivo ribadisce fermamente il ruolo delle Forze dell'Ordine e la presenza necessaria della Polizia nelle manifestazioni, dichiarando che soltanto negli ultimi mesi erano state registrate più di 1.000 denunce per turbamento dell'ordine pubblico. Alle 15.30 un gruppo di missini si era dato appuntamento al Policlinico, dove era stata allestita la camera ardente dell'agente ucciso. Poco più tardi il drappello si mosse verso la vicina Università Statale riuscendo a penetrare nell'androne di ingresso dove fu asportato materiale di propaganda maoista.

In Tribunale si svolge una accesa discussione tra gli avvocati riguardo lo svolgimento dei processi a carico degli anarchici arrestati nell'aprile precedente per le bombe alla Fiera Campionaria e alla Stazione Centrale.

23 novembre

A Cosenza si tiene un comizio del deputato Msi Nino Tripodi, futuro direttore del Secolo D'Italia. Durante la manifestazione vengono a contatto giovani di estrema sinistra e giovani missini. Vengono sparati anche alcuni colpi di pistola.

A Roma manifestano i baraccati dell'Esquilino, appena sgomberati da due edifici pericolanti che avevano occupato, impedendo lo svolgimento di uno spettacolo teatrale.

24 novembre

Mentre a Milano è un giorno di tregua apparente, iniziano gli interrogatori dei 19 fermati per l'omicidio di Annarumma. A Roma invece sono colpite dalle molotov due sedi del Pci e la caserma dei Carabinieri di piazza del Popolo.

Lungo la linea ferroviaria Siracusa-Catania gli operai bloccano i binari in solidarietà ai colleghi che avevano occupato una cartiera. In Calabria, a Bovalino, una bomba al plastico devasta la sede del Msi.

26 novembre

I fondatori del gruppo de "Il Manifesto" (Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Lucio Magri, Valentino Parlato e altri) sono esplusi dal Pci, mentre alla Camera passa il primo voto sul divorzio (legge Fortuna-Baslini).

Incomincia il processo a Francesco Tolin, direttore di "Potere Operaio". Era stato inquisito per una serie di articoli comparsi sul giornale della formazione di estrema sinistra che inneggiavano apertamente alla "violenza rivoluzionaria" nelle piazze e nelle fabbriche. Parallelamente all'interno dell'avvocatura si genera una spaccatura dove gli avvocati di "Magistratura Democratica" esprimono solidarietà a Tolin. Il processo è istruito a Roma davanti al Sostituto Procuratore Vittorio Occorsio, che ne aveva convalidato l'arresto.

27 novembre

A Milano scioperano i bancari e commercianti compresi quelli della grande distribuzione, nel giorno in cui nel quartiere popolare di Baggio viene colpita con bombe molotov la locale sede del Msi.

Roma è paralizzata da 50mila operai in corteo nel giorno della stretta finale sul contratto dei metalmeccanici del settore pubblico. Il secondo numero del giornale "Lotta Continua" esce con un violento attacco contro i sindacati. Alla Fiat i dati divulgati dall'azienda parlano di 220mila auto prodotte in meno a causa delle continue agitazioni.

3 dicembre

All'indomani delle dichiarazioni sulle perdite della Fiat durante l'ennesimo sciopero si verificano gravi scontri con due operai feriti e decine di auto danneggiate nei parcheggi di dirigenti e impiegati. L'azienda annunciava sospensioni disciplinari per gli incidenti causati da elementi extra-sindacali. Sottoposto alle pressioni di una parte di Magistratura Democratica e dagli appelli di intellettuali e personaggi dello spettacolo durante il processo a Francesco Tolin di "Potere Operaio", Vittorio Occorsio si dimette. Il giudice romano sarà Sostituto Procuratore durante i primi interrogatori di Pietro Valpreda dopo la strage di Piazza Fontana.

4 dicembre

Proseguono feroci gli scioperi alla Fiat, durante i quali vengono danneggiate due tonnellate di ingranaggi. Le trattative per il contratto dei metalmeccanici del settore privato si arenano di fronte al Ministro del lavoro Donat Cattin. A Genova si fermano tutti gli operai del bacino, che bloccano in porto due navi da crociera della Costa. L'armatore minaccia la messa in disarmo delle imbarcazioni.

5 dicembre

Scioperano medici e infermieri, cortei di scioperanti impongono la chiusura dei grandi magazzini milanesi nei giorni degli acquisti pre-natalizi.

7 dicembre

E'il giorno della prima della Scala, dove era in programma l'"Ernani" di Giuseppe Verdi diretto da Claudio Abbado (fu il debutto di Placido Domingo). Come l'anno precedente, i contestatori attendevano gli ospiti sulla piazza omonima. Le personalità dell'imprenditoria, della politica e dello spettacolo si presentarono con minor sfarzo dopo l'esperienza dell'anno precedente. Ciò nonostante, intorno alle 20:30 circa 500 contestatori cinsero d'assedio gli spettatori in arrivo protetti dai Carabinieri. I manifestanti erano capeggiati da Potere Operaio, da esponenti anarchici e del Movimento Studentesco. Il commissario Luigi Calabresi intervenne personalmente per scongiurare danni all'albero di Natale di piazza della Scala, che l'anno precedente era stato distrutto dai contestatori.

Durante la giornata alla Camera, l'ordine del giorno era stato il dibattito sull'ordine pubblico. Dopo una seduta accesissima, la stessa durata del monocolore Dc guidato da Rumor veniva messo in discussione con numerosi appelli al ritorno ad una nuova esperienza di centro-sinistra ( che avrebbe dovuto prevedere il dialogo con il Pci per isolare la violenza extraparlamentare).

8 dicembre

A Milano marciano i terremotati del Belice, all'addiaccio da quasi due anni, nel giorno della paralisi della scuola per lo sciopero dei docenti delle medie inferiori e superiori. L'autunno caldo giunge al giro di boa con la firma del contratto dei metalmeccanici del settore pubblico. Per quelli del settore privato invece la strada appare ancora lunga e tortuosa, con oltre un milione di lavoratori in estrema tensione per la lunga attesa. Rimanevano senza contratto anche altre categorie ad alto tasso di conflittualità, come gli autoferrotranvieri e i braccianti agricoli.

9 dicembre

il Ministro dell'Interno Franco Restivo, parlando durante il lungo dibattito sull'ordine pubblico, ribadiva fermamente il ruolo delle forze dell'ordine e del radicamento nel Paese delle istituzioni democratiche e la loro "resistenza agli urti" provocati dalla violenza politica nelle piazze. Mancano solo tre giorni alla strage di Piazza Fontana.

11 dicembre

Alla vigilia della strage di Milano, a Roma si consumano violenti scontri davanti alla sede del Provveditorato agli studi. Due agenti rimangono seriamente feriti durante la manifestazione degli insegnanti aderenti ai sindacati autonomi.

Viene approvato dal Senato il testo dello Statuto dei Lavoratori, che entrerà in vigore nel 1970. A Bruxelles il Consiglio d'Europa condanna i Colonnelli greci, che in risposta all'azione dei governi europei si ritirano dal Consiglio.

Ventiquattro ore dopo, l'Italia era sconvolta dalla bomba di Piazza Fontana.

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Edoardo Frittoli