pioggia milano italia
(Ansa)
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Da marzo ad oggi in Lombardia pioggia da record storico

Questi primi sei mesi del 2024 sono stati caratterizzati da un'alta frequenza di perturbazioni, anche violentissime. A Milano da inizio anno è già caduto l'equivalente di acqua che di solito si registra in dodici mesi

L'estate 2024 si sta facendo attendere nel Nord Italia, dove una primavera insolitamente piovosa ha portato a condizioni meteorologiche fuori dal comune. Quest'anno, l’intera regione ha ricevuto una quantità di pioggia dalle due alle tre volte superiore rispetto alla media del periodo 1991-2020, causando ritardi nell'arrivo della stagione estiva. Questo fenomeno meteorologico ha sollevato preoccupazioni riguardo ai cambiamenti climatici e alle loro implicazioni a lungo termine sulle stagioni e sull'ambiente.

Il cambiamento climatico sta alterando i modelli stagionali in tutto il mondo, con inverni più miti, primavere piovose e estati più calde. Questi cambiamenti influenzano non solo le temperature medie, ma anche la distribuzione e l'intensità delle precipitazioni. Nel Nord Italia, la primavera 2024 è stata caratterizzata da un'alta frequenza di perturbazioni di origine atlantica, che hanno portato piogge abbondanti e prolungate. Le province di Pavia, Milano e Cremona hanno registrato le anomalie più elevate. Milano e Varese, in particolare, hanno visto quasi quattro volte la quantità di pioggia media solo nel mese di marzo. Da inizio anno, a Milano sono già caduti 970 mm di pioggia, una quantità che normalmente si registra in un intero anno.

"Le cause principali di questo periodo piovoso – spiega Fabio Cambielli, direttore generale di Arpa Lombardia - sono da ricercare nell’alta frequenza di perturbazioni di origine atlantica che hanno raggiunto il Mediterraneo e nella persistenza delle stesse all’interno del nostro mare che, a causa di un inverno molto mite, ha dato un contributo maggiore rispetto ad altre annate nel fornire calore e quindi energia per lo sviluppo di nubi e piogge”.

Secondo i dati forniti da ARPA Lombardia, le città del Nord Italia hanno sperimentato precipitazioni eccezionali durante la primavera 2024. Milano ha ricevuto 207 mm di pioggia a marzo, 84 mm ad aprile e 321 mm a maggio, per un totale di 612 mm in primavera. Questi valori sono nettamente superiori alla media di 52 mm per marzo, 83 mm per aprile e 96 mm per maggio, con un'anomalia primaverile del +165%. Pavia ha visto 172 mm di pioggia a marzo, 80 mm ad aprile e 223 mm a maggio, per un totale di 475 mm in primavera. Rispetto alle medie di 44 mm per marzo, 54 mm per aprile e 67 mm per maggio, l'anomalia primaverile è stata del +188%. Anche Persico Dosimo (CR) ha registrato livelli di pioggia eccezionali: 122 mm a marzo, 118 mm ad aprile e 248 mm a maggio, per un totale di 488 mm in primavera. Con una media di 42 mm a marzo, 58 mm ad aprile e 76 mm a maggio, l'anomalia primaverile è stata del +177%. A Bergamo, le precipitazioni sono state altrettanto significative, con 114 mm a marzo, 93 mm ad aprile e 341 mm a maggio, totalizzando 548 mm in primavera. Le medie sono di 59 mm per marzo, 91 mm per aprile e 110 mm per maggio, con un'anomalia primaverile del +111%. Mantova ha ricevuto 88 mm a marzo, 90 mm ad aprile e 187 mm a maggio, per un totale di 365 mm in primavera. Rispetto alle medie di 39 mm per marzo, 56 mm per aprile e 69 mm per maggio, l'anomalia primaverile è stata del +123%. A Varese, la situazione è stata particolarmente complessa con 305 mm di pioggia a marzo, 98 mm ad aprile e 476 mm a maggio, per un totale di 879 mm in primavera. Rispetto alle medie stagionali di 80 mm per marzo, 135 mm per aprile e 181 mm per maggio, l'anomalia primaverile ha raggiunto il +122%.

(Arpa Lombardia)

Queste condizioni di abbondanti precipitazioni hanno avuto un impatto significativo sulla disponibilità di riserva idrica nella regione. La situazione complessiva (manto nevoso, invasi e laghi) presenta un +41% rispetto alla media del periodo 2006-2020. Il contributo maggiore proviene dal manto nevoso (SWE), che registra un +147% rispetto allo stesso periodo di riferimento.

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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