Orban cernobbio
(Ansa)
Politica

A Cernobbio, Orban spiega la sua visione internazionale

Il premier ungherese ha parlato del suo legame politico con Giorgia Meloni, trattando inoltre della Commissione europea e del conflitto russo-ucraino

È un Viktor Orban a tutto campo quello che ha parlato, poche ore fa, al Forum di Cernobbio. Il premier ungherese ha affrontato soprattutto questioni di politica europea e internazionale, confermando il proprio asse con Giorgia Meloni. “Giorgia Meloni è la mia sorella cristiana. Lo penso seriamente, prima questo tipo di relazioni non avevano una grande importanza nell’Unione europea, ma ora ci stiamo avvicinando a una nuova era dove le culture simili hanno un ruolo molto più importante del passato. Non è solo una mia collega, ma la mia sorella cristiana, ed è fondamentale”, ha dichiarato Orban, che ha dato anche il proprio endorsement alla nomina di Raffaele Fitto nel prossimo esecutivo europeo.

Una posizione significativa, che lascia chiaramente intendere di voler favorire una sponda, a livello europeo, tra il gruppo dei Patrioti e quello dell’Ecr. Si tratta di una prospettiva che tiene evidentemente conto anche della possibile vittoria di Donald Trump, negli Stati Uniti, il prossimo novembre. Ricordiamo d’altronde che esponenti di entrambi questi schieramenti europei intrattengono stretti legami politici con l’attuale candidato presidenziale repubblicano. Lo stesso Orban, qualche mese fa, ha avuto un incontro con il tycoon in Florida.

È anche quindi probabilmente in quest’ottica che il premier ungherese è andato all’attacco della Commissione von der Leyen. “La precedente Commissione europea si è dimostrata fallimentare in termini di competitività dell’economia europea, immigrazione, e stop alla guerra”, ha affermato, per poi proseguire: “Ma oggi a Bruxelles hanno deciso di creare sostanzialmente la stessa Commissione, quindi anche se penso che le persone possono cambiare e fare meglio di prima, è molto difficile da credere”. “Io”, ha aggiunto, “proverò a supportare la Commissione quanto più possibile, ma essendo un uomo razionale penso che abbiano ignorato il desiderio di cambiamento degli elettori. Lo stesso establishment è ancora lì a Bruxelles. E non è una cosa buona”.

Il premier ungherese è inoltre intervenuto sul conflitto russo-ucraino. “La comunicazione è la cosa principale”, ha affermato. “Nella storia europea poche guerre sono finite senza la comunicazione. Abbiamo bisogno della comunicazione con l'Ucraina, ma anche con la Russia. Se siamo in attesa di un piano di pace accettato e accettabile dalle due parti, non ci sarà mai la pace, perché il primo passo non è la pace, ma il cessate il fuoco”, ha aggiunto. Orban ha quindi definito “possibile e necessario” un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, il quale è a sua volta atteso al Forum di Cernobbio.

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Stefano Graziosi