L'analisi numerica del voto in Abruzzo. Cresce il centrodestra, bene il Pd, male Lega e M5S
I confronti con i voti reali presi ieri da coalizione e dai singoli partiti di maggioranza ed opposizione
Ora che i dati delle elezioni in Abruzzo sono definitivi (sono bastate meno di 12 ore, con buona pace della Sardegna…) si posso fare dei ragionamenti analizzando i voti presi dalle coalizioni e dai singoli partiti.
Il primo confronto riguarda appunto centrodestra e centrosinistra. La coalizione di governo ottiene un importante 54,6%; dato di forte crescita rispetto a quanto ottenuto dallo stesso Marsilio 5 anni fa nelle precedenti regionali quando il governatore venne eletto con il 48% dei voti e superiore anche rispetto alle politiche del 2022 quando il centrodestra ottenne il 47,7%
Il centrosinistra invece subisce un pesante calo. Nel 2019 il M5S si presento da solo ed ottenne il 19,7% mentre il resto del centrosinistra arrivò al 32%. Insieme di fatto l’opposizione ottenne quasi il 52%. Ieri si è fermata al 45,3%, cioè 7 punti in meno.
I singoli partiti
Fratelli d’Italia si conferma primo partito anche in Abruzzo. Il calo rispetto alle politiche di 18 mesi fa è del 2,5% ma siamo sempre quasi 4 volte rispetto alle regionali del 2019
Forza Italia è l’unico partito della coalizione a crescere. Il 13,2% ottenuto ieri segna un aumento del 2,3% sia rispetto al 2022 e del 4,4% rispetto alle regionali 2019.
Continua invece il momento difficile della Lega che vede calare ancora i propri consensi. I tempi d’oro del 2019 con il partito di Salvini allora al27,5% sono lontani anni luce. Ieri la Lega ha chiuso al 7,6%, in calo dello 0,6% rispetto alle politiche 2022 quando ottenne l’8,2%
Nell’opposizione l’unico ad aver motivi di soddisfazione è il Partito Democratico. Il 20,3% ottenuto è infatti un risultato molto positivo se lo si confronta con le ultime politiche (16,6%) con una crescita quasi del 4%. A crollare in maniera verticale sono invece i grillini che passano dal 19,7% del 2019, al 18,4% delle politiche 2022 al misero 7% di ieri.
Dati, sia nel centrodestra che nel centrosinistra che peseranno nella definizione degli equilibri interni. Si guarda ora al voto tra un mese in Basilicata e soprattutto alle europee tra tre mesi.