Uzbekistan: «Un Paese-opportunità per le aziende lombarde»
Sinergie nel settore manifatturiero, sanitario, agricolo e scambio culturale tra Università. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana fa il punto sull’incontro con il presidente Shavkat Mirziyoyev.
Nell’ambito della visita ufficiale in Italia dell’8-9 giugno di quest’anno, il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha visitato Milano e ha avuto una lunga conversazione con il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Presidente, quali sono stati i termini del vostro colloquio?
Sono emerse potenzialità di rafforzamento delle attività già esistenti in ambito universitario, e il reciproco interesse a creare i presupposti di una crescente sinergia in campo economico, nel settore manifatturiero, in quello sanitario e in quello agricolo, per il quale l’Uzbekistan apprezza l’alto livello di specializzazione e innovatività dalle imprese lombarde, ma è anche emerso un forte interessamento ad approfondire le relazioni in ambito turistico e culturale tra i nostri due territori. Il presidente Mirziyoyev ha inoltre annunciato la volontà di instaurare un dialogo continuativo con la Lombardia e ci ha invitato a partecipare al loro Business forum in autunno a Samarcanda.
Negli ultimi anni, il governo lombardo ha mostrato un costante interesse per l’Uzbekistan, evidente durante la sua visita nel Paese nell’autunno 2019.
L’Uzbekistan è un Paese dalle grandi potenzialità, che sta crescendo in modo interessante. Nonostante i riflessi negativi della guerra in Ucraina, i dati ci dicono che l’economia interna è cresciuta del 5,7 per cento nel 2022. Sebbene i valori di interscambio tra Lombardia e Uzbekistan siano ancora contenuti in termini assoluti (nel 2022 è stato di 155,4 milioni di euro, di cui 143,2 di export lombardo), questi hanno comunque registrato un incremento costante. Tale valore corrisponde al 29 per cento dell’interscambio Italia-Uzbekistan. Le voci principali del nostro export sono macchinari, prodotti manifatturieri, abbigliamento. Negli ultimi anni l’Uzbekistan è cresciuto molto grazie alle tante riforme economiche e sociali che hanno modernizzato il Paese e può rappresentare di fatto la porta d’ingresso a un mercato regionale molto ampio.
Che cosa è emerso dall’incontro milanese con le imprese?
Il numero di aziende italiane in Uzbekistan è aumentato e le autorità del Paese riconoscono come fondamentale il ruolo da esse svolto. Il governo dell’Uzbekistan ha messo in campo diverse misure concrete per incentivare le imprese estere a fare business nell’area, come la copertura delle spese di insediamento e la concessione spazi per la produzione, nonché l’esenzione da alcuni tributi. Quindi, sono convinto che sia importante creare un dialogo continuativo a livello istituzionale per favorire opportunità di business per le imprese lombarde e collaborazioni tra università, centri di ricerca e operatori del comparto culturale e del turismo.
Ha presentato al presidente dell’Uzbekistan l’esposizione internazionale di macchine tessili ITMA-2023 a Fiera Milano. Perché?
Insieme al settore agricolo, il settore manifatturiero (in particolare pelletteria e tessile) rappresenta ambito di forte interesse per la crescente economia dell’Uzbekistan e offre sicuramente grandi opportunità per le nostre imprese.
La regione di Samarcanda intende stabilire legami diretti e di cooperazione con la Regione Lombardia, ed è prevista la firma di un documento in merito.
Stiamo lavorando a un Memorandum of Understanding Lombardia-Samarcanda, che dovrebbe costituire la cornice ampia entro la quale rafforzare la collaborazione tra la Lombardia e quella regione in diversi ambiti: economico-commerciale, scientifico, culturale e umanitario, sanitario nonché in ambito turistico.
Quali sono le prospettive di cooperazione tra Lombardia e Uzbekistan nei settori dell’istruzione, della scienza e della cultura?
Nel 2019 a Samarcanda abbiamo sottoscritto un importante accordo di collaborazione tra l’Università dell’Insubria e la locale Università statale per promuovere scambi di docenti, attività di ricerca comuni, cicli di lezioni e mobilità internazionale degli studenti. A questa intesa ha fatto seguito l’approvazione nel 2020 di un accordo quadro tra la Statale di Milano e la Samarkand University. Il presidente uzbeko ha anche espresso l’interesse a costruire un percorso di collaborazione con il teatro La Scala e il Conservatorio di Milano.