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(Ansa)
Politica

La nuova idea del Campo Largo 2024? Attaccare Silvio Berlusconi

La manifestazione indetta a Milano contro l'intitolazione al fondatore di Forza Italia dello scalo di Malpensa riporta la sinistra indietro di tre decenni. E ancora condannata alla sconfitta

Su cosa poteva mai essere la prima manifestazione del nuovo Campo Largo della sinistra italiana? Forze sulle decisioni del governo prese nel vertice Nato di pochi giorni fa, con la fornitura di missili (per la difesa aerea) a Kiev? No. Allora sulle nomine a Bruxelles con una fase di stallo che non aiuta niente e nessuno? No, nemmeno quello. Allora sarà stato sicuramente sulla scuola, la sanità, l'auto elettrica, l'Ilva di Taranto, la cessione di Ita....? Zero, zero totale.

A Milano la prima manifestazione unitaria, dal Pd, Verdi e Sinistra e con la straordinaria partecipazione anche del Movimento 5 Stelle sarà di opposizione all'intitolazione dell'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi. Si, ancora Berlusconi.

Così la sinistra che guarda al futuro deve cercare motivazioni nel passato, attaccando una persona defunta più di un anno fa ma che a quanto pare è ancora il Nemico Pubblico numero 1 come lo è stato per oltre 30 anni da vivo. Una cosa dalla quale la sinistra non riuscirà a liberarsi mai, e per sinistra non penso solo ai leader dei vari partiti, ma proprio al popolo, alla gente comune. Giorno fa si dibatteva sul tema in un programma radio che tra l'altro dava spazio alle telefonate degli ascoltatori.

«È una vergogna - ha detto un ragazzo di 35 anni - Berlusconi è l'uomo che ha rovinato il paese... sappiamo tutti com'è nato, chi gli ha prestato i soldi, i contatti con la mafia, le leggi ad personam, le Olgettine...», insomma, in 40 secondi di intervento ha sciorinato l'intero catalogo del perfetto Anti-Berlusconiano. e se guardate i social non è il solo a pensarla così, ce ne sono a centinaia (che tra l'altro ripetono tutti le stesse cose, come degli studenti indottrinati a memorizzare la poesia di turno).

Inutile entrare nella testa di queste persone che a quanto pare hanno talmente tanto di quell'odio e risentimento da non tenere conto che se la stanno prendendo con un fantasma, come inutile entrare nel merito della decisione del ministero dei Trasporti confermata dall'Enac. Si può di sicuro essere contrari ma far diventare questo la principale questione politica nazionale è segno di due cose: o in Italia la cose vanno così bene che non ci resta che accapigliarci per questioni di lana caprina oppure la sinistra è così debole che deve cercare nel passato le basi fondanti del suo domani. Come se alle politiche del 2027 il collante di una coalizione, che appare divisa, possa ancora essere il Cavaliere. Come 30 anni fa. Bastava fare come molti italiani: un bel meme sui social, una risata, poi però il ritorno alla vita reale. Con i problemi reali.

Tra l'altro la cosa porta anche male; Berlusconi è un nemico che non hanno mai sconfitto, per avendolo combattuto anche con armi (la giustizia, le mille inchieste) che non dovrebbero aver nulla a che fare con la politica.

Non c'è nulla da fare, alla sinistra solo il cognome, Berlusconi, scatena anche oggi reazioni chimiche imprevedibili, con la classica chiusura della vena, il sangue agli occhi, i canini che spuntano... la rabbia. Che però racconta la totale assenza di un progetto politico, la scarsa lucidità e porta ad una sola conseguenza: il fallimento (oltre al ridicolo).

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Andrea Soglio