Così la Boccia giocava col curriculum
Due università smentiscono le sue «docenze». E si scopre che in meno di un mese ha corretto il cv spedito in via del Collegio romano per far sparire alcune esagerazioni e un’agenzia di pr a rischio di conflitto d’interessi
Al ministero della Cultura devono essere rimasti straniti quando hanno ricevuto il curriculum della quarantunenne pompeiana Maria Rosaria Boccia. Il momento fatidico è il 4 luglio 2024. La dottoressa campana ha iniziato da circa un mese la sua relazione intima con il ministro Gennaro Sangiuliano e potrebbe aver ottenuto il via libera per una possibile collaborazione. In quel mese la donna deve aver riempito la testa dell’ex direttore del Tg2 di tutte le sue esperienze lavorative, delle sue docenze universitarie e delle sue lauree, e il pover’uomo, frastornato, deve essersi fatto latore del pirotecnico cv. Ma nelle settimane successive qualcuno (non sappiamo chi) deve aver consigliato qualche ritocchino dentro al documento che era davvero poco credibile. E, soprattutto, come vedremo, conteneva un possibile conflitto di interessi. Sparito, nel cv, del 25 luglio. Ma iniziamo a esaminare i documenti.
La signora esordisce con la voce «Esperienza». Ed è un bell’esordire. Infatti, informa i funzionari di via del Collegio romano di essere da due mesi «docente universitario» all’Università Luigi Vanvitelli. Corso d’insegnamento? «Pianificazione della comunicazione e marketing tra etica e deontologia». Nella riga successiva è specificato che non si tratta di un insegnamento svolto nell’ambito del corso di laurea, ma all’interno di un master, comunque afferente al «Dipartimento di medicina sperimentale». Mica pizza e fichi. Su Instagram ieri la Boccia, a uso e consumo di chi metteva in dubbio i suoi titoli di studio, ha pubblicato un attestato di «attività didattica integrativa» dal professor Marcellino Monda. A strettissimo giro la Vanvitelli ha ridimensionato in modo clamoroso il contributo della «professoressa»: «La dottoressa Boccia ha tenuto un unico intervento a titolo gratuito e in modalità telematica riguardante la tematica di Marketing e comunicazione nell’ambito delle attività integrative del master in “Dietetica applicata allo stile di vita: dalla sedentarietà all'attività sportiva” (diretto da Monda, ndr), dell’anno accademico corrente». Quindi la «docente» avrebbe tenuto un unico intervento gratuito online. La nostra, nel cv inviato al ministero, si è pure definita «docente universitario» di Scienze della comunicazione e media digitali per anno accademico 2024-2025 presso l’università Federico II. Un’esperienza che sarebbe iniziata ad aprile. Anche questa volta ad abbeverarsi alla sua sapienza sono stati gli studenti di un master di secondo livello di Medicina estetica diretto dal professor Francesco D’Andrea.
Altro giro, altra smentita.