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Politica

Il Centrodestra vince le elezioni, Giorgia Meloni verso Palazzo Chigi

Fratelli d'Italia trascina la coalizione al governo. Affonda il Pd, mentre cresce il Movimento 5 Stelle. Affluenza mai così bassa: 63,9% - TUTTI I RISULTATI IN DIRETTA

Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche 2022. Una vittoria ancora da stabilire nel numero definitivo dei seggi ma che pare chiara, come chiaro è il motore trainante della coalizione e la vera vincitrice totale della sfida delle urne: Giorgia Meloni.

Fratelli d’Italia conferma i dati dei sondaggi pre-voto e si trova ad essere il primo partito del paese con un vantaggio clamoroso sul secondo partito ed ancor più largo sui colleghi della coalizione. Un fatto storico per la destra italiana mai arrivata a tanto, e che ha del clamoroso se si pensa al fatto che l’attuale leader prese il partito quando era al 2% e alle politiche del 2018 al 4%. Oggi vale più di 6 volte tanto.

La Lega perde gran parte del suo consenso, finendo sotto la soglia psicologica del 10%; ma, forse, non c’è sconfitta più dolce per Salvini che si trova al governo.

Tiene invece Forza Italia, al di là di quelle che erano le dichiarazioni elettorali di Berlusconi il cui partito non si dissangua a favore del nuovo centro di Calenda e Renzi. Di fatto la perdita del trio Brunetta-Carfagna-Gelmini non ha causato nulla dal punto di vista dei consensi

Per una coalizione che vince ce n’è una che perde. Parliamo del centrosinistra che subisce forse la sconfitta più pesante della sua storia con la coalizione che di poco supera il 25%. E soprattutto naufraga Enrico Letta. Il Partito Democratico scende sotto la soglia del 20% pareggiando di fatto il pessimo risultato del 2018. Gli elettori di fatto hanno mostrato al segretario tutti gli errori fatte in questa campagna elettorale. Sono in molti infatti quelli che dalle 23 di ieri rimpiangono la mancata alleanza con il Movimento 5 Stelle che avrebbe reso la partita più giocabile, almeno dal punto di vista dei numeri.

Ecco, i grillini. Il risultato pur se previsto dai sondaggisti è comunque clamoroso. Due mesi fa, quando fecero cadere il governo Draghi, si disse che il partito di Grillo era destinato a sparire. Si parlava senza troppi giri di parole di «polvere di Stelle» e si diceva che i voti sarebbero andati al Pd. Nulla di più sbagliato.

Conte e la sua campagna elettorale puntata sul Reddito di Cittadinanza e che ha guardato soprattutto al sud, ha pagato enormi dividendi. Resta da capire ora cosa ne sarà di quei voti, fermi e bloccati in una opposizione senza troppi spazi di manovra.

Introiti che invece non sono arrivati nelle tasche di quello che si è presentato come il nuovo Centro. Il duo Renzi-Calenda che puntava forte al 10% di trova sotto, in maniera decisa. E sarà difficile che ora l’ex sindaco di Firenze possa riuscire nelle sue manovre politiche viste anche nella legislatura passata.

Un ultimo pensiero a Luigi Di Maio, il cui partito «Impegno Civico» si ferma allo 0 virgola. Il nulla, il niente, lo zero, appunto…

Non si può però fare a meno di notare il dato dell’affluenza. Le code che molti hanno raccontato nei seggi erano dovute non all’assalto degli elettori ma alle nuove procedure anti frode che hanno rallentato il voto. Un terzo degli elettori non ha votato. Il 63,8% è il dato più basso per le elezioni politiche della storia repubblicana. Anche su questo si dovrà meditare.

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Andrea Soglio