Decreto Rilancio: ecco le novità e le misure del Governo
Cig versata direttamente dall'Inps, abolizione dell'Irap, finanziamenti a fondo perso per le piccole imprese, aiuti a famiglie - IL TESTO
L'intesa è stata raggiunta nella notte e le coperture ci sarebbero, anche se c'è stato uno stop nelle ultime ore con ennesimo rinvio del Consiglio dei Ministri. Ma dopo giorni di scontri il Governo ha trovato una posizione unitaria ed ha approvato il Decreto Rilancio. Uno dei punti più controversi all'interno delle quasi 500 pagine del decreto che è in gestazione da oltre due mesi era quello relativo alla regolarizzazione di migranti colf e badanti che dovrebbero godere di una maxi sanatoria che avrebbe come scopo quello di far emergere il lavoro nero, ma che finisce per essere un pugno in faccia a chi, invece, ha sempre lavorato in maniera regolare pagando tasse e contributi
IL TESTO
La manovra economica da 55 miliardi che dovrebbe rilanciare il nostro Paese messo in ginocchio dal Coronavirus è un compendio che riguarda fisco, lavoro, sanità, imprese, famiglie e lavoratori, mobilità, sostegno a reddito e turismo.
La liquidità mobilitata sarebbe da 130 miliardi di euro. Dal Ministero dell'Economia assicurano che non esiste "Nessun problema di coperture" e il pacchetto dovrebbe essere così suddiviso.
Dieci miliardi per la cig (cassa integrazione), 4 miliardi per il taglio dell'Irap, 6 miliardi a favore delle Piccole Madie Imprese, 2 miliardi per l'adeguamento di negozi e attività produttive alle norme anti Covid, 2 miliardi per misure fiscali, 2,5 miliardi per il turismo e la cultura, 5 per sanità e sicurezza.
Imprese e lavoro
Nodo chiave è quello del sostegno all'impresa, piccola o grande che sia. In questo momento, in particolare, sono soprattutto i piccoli e piccolissimi imprenditori a essere in grave difficoltà. In questo senso la Cassa Integrazione e l'assegno del fondo d'integrazione salariale saranno estesi fino al 31 ottobre cioè per ulteriori 9 settimane rispetto a quanto deciso in precedenza. Visti i ritardi e le lungaggini burocratiche si avrebbe optato per una semplificazione delle procedure per ottenere la cassa integrazione da parte delle piccolissime imprese con meno di 5 dipendenti. Sarà l'Inps a versare direttamente il denaro ai diretti interessati.
A sostegno dei salari, all'interno dei 528 articoli del decreto, c'è anche un articolo che prevede la possibilità di accedere ad aiuti pubblici con lo scopo di pagare gli stipendi dei dipendenti, aiuti sottoposti al vincolo del mancato licenziamento dei lavoratori dell'impresa. L'aiuto pubblico dovrebbe durare per 12 mesi e la sovvenzione coprirebbe l'80% del lordo in busta paga.
Resta poi il bonus per gli autonomi che sarà automatico: 800 euro per collaboratori e partite Iva, fino a 1.000 euro per autonomi che dimostrano di aver subito perdite superiori al 33% rispetto allo scorso anno a causa del Coronavirus.
Cancellata, invece, la rata di giugno dell'Irap (acconto e saldo) per le imprese con fatturato fino a 250 milioni. Eliminati anche i vincoli previsti dalla prima versione della norma, che limitavano il beneficio alle imprese fra 5 e 250 milioni che avessero subito una perdita di almeno il 33% nel fatturato ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019.
Sempre a sostegno delle imprese dovrebbe slittare al 16 settembre la scadenza per tutti i pagamenti dovuti per le ritenute, per l'Iva, per i contributi previdenziali e a favore dell'Inail, gli atti di accertamento, le cartelle esattoriali, gli avvisi bonari e le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, già sospesi dall'emergenza sanitaria per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020. Si tratta di un tesoretto da 20 miliardi e le imprese, a scadenza, potranno decidere se saldare il debito in un'unica soluzione o in 4 rate.
Si sarebbe optato anche per un alleggerimento delle bollette di fornitura dell'energia elettrica per le aziende con la possibilità di ricontrattare al ribasso le quote fisse e ammortizzare i costi.
Previsto anche il rimborso del 60%dell'affitto per il trimestre marzo-maggio.
Famiglia
Per i lavoratori dipendenti, invece, il ministero del lavoro avrebbe studiato la possibilità di ridurre il numero delle ore di lavoro a parità di salario purché gli impiegati utilizzino il monte ore accumulato sul fronte formazione. La possibilità di continuare a operare in smart working dovrebbe essere consentita solo a chi ha figli minori di 14 anni e entrambi i genitori lavoratori dipendenti del settore privato.
Per aiutare le famiglie dovrebbe essere prorogato il congedo parentale con la riduzione del 50% dello stipendio per i nuclei con figli minori di 12 anni.
Confermato il bonus baby sitter che però dai 600 euro attuali dovrebbe essere elevato a 1.200 euro che potrebbero essere utilizzati anche per il pagamento dei centri estivi. Il fondo per la famiglia dovrebbe essere integrato di 150 milioni per coprire questa seconda tranche di aiuti.
Dovrebbe poi finalmente arrivare il cosiddetto REM ovvero il Reddito di emergenza che può essere richiesto (sempre all'Inps) da tutti coloro che non hanno diritto a altre sovvenzioni. Potrebbe essere diviso in due quote da 400 o da 800 euro a seconda della condizione famigliare.
L'Isee dovrebbe essere inferiore ai 15.000 euro e il patrimonio non dovrebbe superare i 10.000 euro.
Bonus
In ottica green e a sostegno della mobilità ecologica urbana dovrebbero arrivare due differenti bonus. Il primo è il cosiddetto bonus mobilità previsto per i residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti.
Il governo dovrebbe stanziare 120 milioni di euro per coprire il 70 per cento della spesa sostenuta da chi acquista bici, anche a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel. L'idea è quella di spingere i cittadini a non utilizzare i mezzi pubblici, ma nello stesso tempo anche a evitare le automobili provate per gli spostamenti urbani.
Sotto forma di credito d'imposta, poi, dovrebbe essere approvato il cosiddetto ecobonus che dovrebbe garantire uno sgravio fiscale del 110% per gli interventi di risparmio energetico.
Sanità e turismo
Si dovrebbe poi procedere all'assunzione di 10.000 infermieri precari e 170 medici che hanno prestato servizio straordinario durante l'emergenza Coronavirus. Serve un miliardo e mezzo per realizzare questo progetto cui vanno aggiunto 1,5 milioni per l'ammodernamento della rete ospedaliera con la creazione di 3.500 posti di terapia intensiva strutturali sul territorio nazionale e per riqualificare 4.225 posti letto di terapia semintensiva, da poter riconvertire in caso di nuova emergenza.
L'ultimo segmento del decreto riguarda il rilancio del turismo e dell'aviazione nazionale con lo stanziamento di 3 miliardi per creare la nuova Alitalia a elevata partecipazione pubblica e stanziamenti a fondo perduto per rilanciare il turismo. Si sta pensando a 3 differenti fondi: il primo sarebbe da 50 milioni di euro valido per la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, in funzione di acquisto e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive.
Altri 50 milioni invece verrebbero messi a disposizione per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi.
Sarà abolita per gli alberghi la prima rata dell'Imu. Previsto anche il cosiddetto "bonus vacanza" di 500 euro per le famiglie con Isee inferiore ai 50 mila euro che decideranno di passare le loro vacanze in Italia.
Un terzo fondo, infine, servirebbe alla promozione del turismo in Italia e potrebbe erogare tax credit fino a 500 euro alle famiglie con redditi medio-bassi per trascorrere vacanze in strutture ricettiva in Italia. Si tratta di un pacchetto da 30 milioni cui va aggiunto un bonus una tantum da 1.000 euro a sostegno dei lavoratori stagionali.
Scuola
16mila saranno le assunzioni di insegnanti previste nel comparto scolastico. L'investimento sulla scuola sarà di 1,45 mld.