Il Ristoro delle escort
Il Decreto del governo prevede stanziamenti per chi fa il lavoro più antico del mondo, a discapito di categorie più nobili ed in maggior difficoltà
Dalle regioni rosse, alle luci rosse. Vi avvertiamo: il decreto Ristori-Bis è un provvedimento che scotta. Un decreto vietato ai minori. Difatti, tra le categorie che il governo intende risarcire c'è anche il cruciale comparto delle escort. E quando diciamo escort intendiamo proprio passeggiatrici, belle di notte, insomma quella cosa lì. Del resto i nostri governanti hanno promesso di tutelare il lavoro? E perché non iniziare dal lavoro più vecchio del mondo? Un comparto fondamentale dell'artigianato italiano.
Non fa una piega: il messaggio governativo alle escort è chiaro: tenete duro. Anche loro – scusate l'immagine – sono un settore in ginocchio. Perché con il distanziamento sociale non si batte chiodo, e neanche cassa. Il fatturato si è drammaticamente afflosciato, anche perché in questo caso la consumazione da asporto è tecnicamente impossibile: regione rossa, gialla, o arancio, i clienti assatanati vanno comunque in bianco. Perché il coprifuoco, a dispetto della parola, non ha nulla di focoso: anzi, semmai i bollenti ardori li spegne.
Da qui l'esigenza di un aiutino, in termini economici, a chi lavora anima e corpo (soprattutto corpo): con quei soldi le escort potranno comprarsi le mascherine, possibilmente non sadomaso. Non solo: a quanto pare arriveranno soldi anche per i sexy shop e le agenzie di accompagnatrici, in modo da tutelare l'intera filiera del sesso a pagamento. Supponiamo sia un modo di difendere il made in Italy, anche se in quel settore la manodopera straniera è imponente.
La prendiamo sul ridere? Fino a un certo punto. Il problema è che per aiutare le escort, gli amici del ministero si sono dimenticati le altre categorie, magari meno eccitanti ma egualmente importanti. Gli agenti di viaggio, per esempio, non beccheranno un euro, e così anche i commercianti di calzature, pellicce e tutto il mondo degli artigiani della moda. Giustamente questa gente si chiede: perché dobbiamo rimanere in mutande, per aiutare chi si metteva in mutande anche prima del Covid?
Insomma, qual è la filosofia misteriosa dei nuovi codici Ateco? La Federmep, l'associazione delle imprese che organizzano matrimoni, mette il dito tra moglie e marito, facendo notare che in base alle regole, le agenzie di accompagnatrici sono equiparate alle agenzie matrimoniali sul piano fiscale. Un bel messaggio a tutela della famiglia, non c'è che dire. In buona sostanza, per lo Stato, moglie e amante pari sono. A questo siamo arrivati? Adesso l'Agenzia delle Entrate si occupa anche delle uscite: nel senso che vuol andare a vedere con chi esci la sera. Se con la consorte, o con la venezuelana.
Intanto l'economia è ferma al palo. Al palo della lapdance. Non so se arriveremo sani e salvi al vaccino. Ma dopo questa trovata, diciamo pure che arriveremo nudi alla meta.