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Ansa
Politica

Delega fiscale, corsa verso il via libera

Dopo mesi di rallentamenti il testo marcia spedito: obiettivo approdare alla Camera il 20 giugno con la versione definitiva, superando anche le tensioni politIche - DELEGA FISCALE, COSA PREVEDE

Riforma fiscale sprint. Dopo mesi di rallentamenti e di incontri tra governo e maggioranza il testo della delega fiscale sembra procedere senza intoppi verso la meta del 20 giugno. Questa mattina sono iniziate le votazioni, in commissione Finanze alla Camera, sugli emendamenti presentati dalle forze politiche alla delega fiscale, relativi all’articolo 1. I lavori riprenderanno alle 21 fino a mezzanotte, con l’analisi delle aggiunte fatte all’articolo 2. Il calendario poi prevede nuove sedute per tutta la settimana, dato che l’obiettivo è quello di portare il testo definitivo in Aula alla Camera il 20 giugno, senza ulteriori ritardi.

Gli emendamenti votati

Entrando nel dettaglio degli emendamenti approvati, allegati all’articolo 1 della delega fiscale, ne troviamo diversi proposti dal M5S; tipicamente quelli che hanno ad oggetto un maggiore incremento della tecnologia all’interno dell’Amministrazione fiscale. E dunque al via l’uso di tutti i dati, anche quelli non fiscali, contenuti nella fattura elettronica, ok all’introduzione dell’intelligenza artificiale, di maggiore tecnologia, della piena utilizzazione dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria e il potenziamento dell’analisi del rischio per combattere l’evasione fiscale.

A questo si aggiunge anche la possibilità di incrociare le banche dati a disposizione delle singole amministrazioni. Approvato poi anche l’emendamento che vieta all’Agenzia delle entrate di richiedere ai contribuenti documenti che ha già in possesso ed “estendendo la possibilità di ottemperare agli adempimenti tributari in via telematica. Ma non solo, perché un’altra formulazione votata prevede anche che gli adempimenti dichiarativi e di versamento dovranno essere razionalizzati e semplificati.

Novità in arrivo per le sanzioni, che stando al testo dovranno essere razionalizzate, per garantirne la gradualità e la proporzionalità rispetto alla gravità delle violazioni commesse. E infine, tra gli emendamenti votati e approvati questa mattina c’è anche quello che obbliga il Governo a rispettare l’autonomia tributaria degli enti territoriali.

Votazioni che per la maggior parte sono dunque proseguite nella serenità, fatta eccezione per le tensioni registrate tra Lega e Fratelli d’Italia. Durante la discussione in commissione non è infatti mancato il confronto, su quasi tutti gli emendamenti (bocciati) di Fdi fra il deputato e vicepresidente della commissione Finanze alla Camera, Alberto Gusmeroli, e Marco Osnato (Fdi). Situazione commentata anche dal Presidente della commissione Finanze alla Camera, Luigi Marattin: “E’ una mattinata intensa nel campo largo del centrodestra".

Prossimi emendamenti: il programma di questa sera

Dalle 21 fino a mezzanotte si voteranno gli emendamenti collegati all’articolo 2. Tra questi i protagonisti saranno: il cashback fiscale e la mini flat tax o easy tax. La prima prevede l’uso della piattaforma, sfruttata in precedenza per il cashback, per accreditare direttamente sul conto corrente dei contribuenti le varie detrazioni fiscali, senza aspettare il 730 dell’anno successivo. Questa misura ha ovviamente dei problemi, che riguardano la sua applicazione nel contesto attuale.

Per rendere effettiva una norma del genere si deve prima operare un riordino delle detrazioni e deduzioni fiscali (previsto nel testo della delega fiscale), ma anche una revisione dei soggetti che al momento possono ottenerle e non. Il sistema del cashback fiscale rappresenta dunque solo la punta dell'iceberg, e non può essere introdotto nell’attuale sistema tributario. Per quanto riguarda poi lo scivolo della flat tax, l’idea è di “incrementare” il regime forfettario, consentendo un periodo di transazioni, di 2 anni, per chi supera i 65.000 euro lordi di fatturato l’anno. L’obiettivo è quello di far rientrare con gradualità i contribuenti che hanno la flat tax verso il regime ordinario Irpef a scaglioni. Contro questo emendamento voterà contro Leu, come già preannunciato nelle settimane scorse la sottosegretaria al Mef, Cecilia Guerra.

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Giorgia Pacione Di Bello