Su gas e petrolio l'Europa rinvia ma Draghi rassicura: «Inverno senza emergenze»
Finisce con un clamoroso rinvio ad ottobre il Consiglio Europeo sull'Energia, compreso il tetto al prezzo del Gas. Ma per il premier l'Italia può stare tranquilla
Luci (poche) ed ombre (tante). Il Consiglio europeo si chiude così a due volti, con una netta predominanza delle difficoltà in tema energetico su cui non si trova una linea comune e quindi si utilizza l’unico strumento politico del momento: il rinvio.Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine dei lavori, su una cosa è stato chiaro: «Il prossimo inverno non prevedo emergenze legate alle scorte di gas. L'Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l'anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati». Insomma, mentre in Germania si è entrati in stato di Allerta da noi la situazione non dovrebbe presentare difficoltà. Purtroppo però le buone notizie si fermano a questo.
Perché per il resto ci sono problemi, e non da poco. Draghi ha spinto tanto sull’introduzione del tetto al prezzo del gas ma sul tema non si è trovato un accordo (è l’Olanda il paese che più si è opposto e comunque già oggi molti esperti ritengono che questa norma non sia del tutto efficace e risolutiva). "Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L'obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi".
Fase di stallo, quindi, che stranamente non sembra essere un’urgenza per l’Europa. "Sui prezzi dell'energia - ha dichiarato Draghi - i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho un chiesto Consiglio straordinario sull'energia a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne nel Consiglio di ottobre".
L’estate quindi passerà con i paesi pronti a ritrovarsi per un eventuale Consiglio Straordinario soprattutto in caso di ulteriori azioni di Mosca su gas e petrolio ma per lo più pronti a rinviare la discussione a dopo le vacanze quando l’andamento degli stoccaggi in vista dell’inverno saranno più chiare e precise per tutti.Quindi un mezzo fallimento, mentre la situazione non solo energetica ma economica di tutta l’Europa resta difficile. «Anche se l’Italia - ha spiegato Draghi - sta meglio di altri paesi grazie alla ripresa del turismo che è partito a mille, andando oltre ogni previsione».
Intanto oggi è stato firmato da Palazzo Chigi il decreto che estende come previsto lo sconto di 30 centesimi su diesel e benzina al distributore fino al 2 agosto.