Il popolo pro life scende in piazza per “Scegliamo la Vita”
Politica

Il popolo pro life scende in piazza per “Scegliamo la Vita”

In piazza a Roma per fare una scelta ben precisa, quella «della vita, che va sempre tutelata dal concepimento fino alla sua morte naturale». Questo il messaggio della Manifestazione Nazionale “Scegliamo la Vita”, che si è svolta sabato scorso, 21 maggio, e alla quale hanno aderito oltre 100 associazioni dell’universo prolife e pro family italiano e che ha portato in piazza migliaia di persone, ben 40mila, che in corteo sono partiti da piazza della Repubblica per arrivare a piazza San Giovanni in Laterano.

Una manifestazione che ha voluto rappresentare una vera e propria festa con cori, balli, palloncini e soprattutto la partecipazione di migliaia di famiglie, mamme, papà, bambini, anziani. Anche e soprattutto, però, richieste ben precise al mondo politico e civile italiano. Le migliaia di persone scese in strada, infatti, hanno lanciato un segnale inequivocabile al Paese: il popolo pro vita vuole risposte concrete per la tutela della vita, in ogni sua fase. Dal corteo e, successivamente dal palco di San Giovanni, infatti, le richieste alle istituzioni sono state chiare: attuare misure a sostegno della maternità e della vita nascente e bloccare qualsiasi istanza che vuole la morte per i fragili o gli anziani. Dunque il focus è stato su aborto, suicidio assistito, eutanasia, cure palliative, hospice, demografia. L’obiettivo di chi ha manifestato è quello di sostenere una cultura della vita che abbia l’obiettivo di eliminare la sofferenza e non, al contrario, cercare di eliminare chi soffre con assurde e disumane leggi pro-morte.


La Manifestazione – partecipata in modo trasversale da cattolici, evangelici, mussulmani e atei così come da persone provenienti dalle più diverse estrazioni politiche e sociali – ha ricevuto comunque il saluto di Papa Francesco, alla fine del Regina Coeli recitato domenica 22 maggio, il giorno dopo dell’evento prolife. «Saluto quanti hanno partecipato a Roma alla manifestazione nazionale “Scegliamo la Vita”» ha esclamato il Papa. «Vi ringrazio per il vostro impegno a favore della vita e in difesa dell’obiezione di coscienza, il cui esercizio si tenta spesso di limitare. Purtroppo – ha sottolineato il Pontefice - negli ultimi anni c’è stato un mutamento della mentalità comune e oggi siamo sempre più portati a pensare che la vita sia un bene a nostra totale disposizione, che possiamo scegliere di manipolare, far nascere o morire a nostro piacimento, come l’esito esclusivo di una scelta individuale. Ricordiamo . ha concluso - che la vita è un dono di Dio! Essa è sempre sacra e inviolabile, e non possiamo far tacere la voce della coscienza».

La Manifestazione di sabato, con 40mila presenze totali, ha visto una piazza della Repubblica gremita, con varie testimonianze in video che si sono alternate sul palco, prima del via definitivo lanciato da Maria Rachele Ruiu e Massimo Gandolfini, i due portavoce dell’evento. Dopodiché spazio al corteo senza nessun tipo di riferimento – come chiesto dagli organizzatori – né partitico né politico. «Non esiste né destra né sinistra quando si tratta di vita e di famiglia», ha infatti dichiarato Massimo Gandolfini dal palco.

Tra le oltre 100 associazioni aderenti anche Pro Vita & Famiglia è stata presente con un proprio banchetto a inizio corteo e un secondo gazebo a piazza San Giovanni.

Dal palco di piazza San Giovanni, poi, spazio agli interventi dei due portavoce e alle testimonianze, toccanti, di chi ha scelto di accogliere la vita.

«Abbiamo testimoniato come l’impegno del popolo italiano per la vita sia impellente e carico di responsabilità - ha affermato Gandolfini - ed è quindi necessario impegnarsi per un mutamento di valori e per promuovere la bellezza dell’unione familiare, la genitorialità e la custodia dei più deboli». Dello stesso avviso Maria Rachele Ruiu, l’altra portavoce: «accogliere, generare, educare, curare e accompagnare una vita è un bene per tutti. Dobbiamo ripartire dall’alleanza tra uomo e donna – ha aggiunto -, per stare accanto alle donne soprattutto quando si trovano ad affrontare una gravidanza difficile o indesiderata. Solo così potranno accogliere nuove vite senza ricorrere, per forza, all’interruzione di gravidanza».

Tra le testimonianze, invece, quella di Giuliana e del marito Octavian, con cinque figli e un sesto, Carol, vissuto per pochi minuti a causa di una malformazione, «adesso – hanno raccontato - è un angelo che guarda la nostra famiglia dall’alto e ci protegge». Lui, è « un miracolo di vita per noi – hanno sottolineato – perché quando tutti ci dicevano di abortire abbiamo comunque scelto la vita, anche se quella di Carol è stata breve». Oppure la storia della giovane madre Maya, che a 17 anni ha scoperto di essere incinta e poco dopo ha avuto anche una seconda gravidanza non voluta: «Tutti dicevano che ero io quella sconsiderata e incosciente e che un bambino, figuriamoci due, sarebbe stato per me una vera rovina». Ora, invece, di bambini ne ha quattro con il marito Marco, «che dopo qualche anno mi ha accolto nonostante i primi due figli non fossero i suoi» ed è anche riuscita a trovare un lavoro dopo essersi essersi laureata.

Infine dal palco spazio anche alla musica rock con il gruppo musicale “The Sun”, che hanno firmato la colonna sonora dell’evento con il brano “Un buon motivo per vivere”. Una Manifestazione, quella di “Scegliamo la Vita” che è già destinata a ripetersi, sempre in un sabato di maggio, precisamente il 20 maggio 2023.

Insomma una giornata di festa, musica e testimonianza che ha ribadito il valore della vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale con un chiara e inequivocabile richiesta di leggi che proteggano il diritto alla vita e la maternità.

Jacopo Coghe

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