Landini parla di salario minimo senza accorgersi che c'è già e che il mondo è cambiato
In Italia ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro a disposizione che vengono rifiutati o ignorati. tanto c'è il reddito di cittadinanza. Ma la soluzione, secondo il leader della CGIL, è sempre la stessa. Da 30 anni
Se c'è un tema quanto mai attuale è quello del lavoro. Soprattutto di quello che resta libero, che nessuno, pare, vuole più fare. All'inizio fu il Covid che con il lockdown ha fatto venire voglia di casa e famiglia a decine di migliaia di persone prima impegnate con soddisfazione in lavori serali, soprattutto nel weekend.Oggi non si sa nemmeno quale sia la causa ma la situazione è ulteriormente peggiorata. Diverse associazioni denunciano l'impossibilità di trovare dipendenti, soprattutto stagionali: 300 mila nel settore alberghiero e turistico, 150 mila in quello agricolo (non stagionale) per non parlare delle decine di vetrine di attività di vario tipo con il cartello "cercasi" che fa bella vista da settimane alla porta. Per non parlare dell'ultima novità: nemmeno il Posto Fisso Statale attira più. Sono infatti decine i bandi andati deserti e ricordiamo che per il Pnrr sono centinaia di migliaia le persone da assumere nel pubblico e che, ad oggi, non si trovano oppure non si vogliono spostare al nord a vivere dove la vita "costa troppo". Non si sbaglia quindi nel calcolare attorno a 800 mila le opportunità di lavoro a disposizione in Italia rimaste sospese, nel vuoto.Dall'altra parte c'è un dato certo: sono i numeri relativi ai primi due mesi del 2022 per quel che riguarda il reddito di Cittadinanza . L'Inps ci dice che sono 1.413.241 i nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC/PdC, con 3.145.407 persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 564,76 euro.Ecco, già vedere che ci sono milioni di italiani che non hanno un lavoro e vengono mantenuti dallo Stato che dall'altra parte non riesce a trovare risposte a 800 mila richieste di occupazione, fa di per se ridere. La cosa anomala è che non si riesce mai ad andare oltre a certe frasi fatte, che ci portiamo dietro da decenni. Come quella del segretario della CGIL, Landini che, ma tu guarda la novità, torna a parlare di "salario minimo". Ecco. Il mondo in 30 anni cambiato almeno 20 volte; è arrivata la globalizzazione, la pandemia, la tecnologia, ma la soluzione a tutti i mali resta sempre quella: il salario minimo.Qualcuno dovrebbe spiegare a Landini che il salario minimo c'è già; basta prendere il Reddito di cittadinanza, aggiungere qualche lavoretto in nero (weekend e serate libere, ovviamente) ed ecco che si arriva facile a 1300 euro. Lo fanno centinaia di migliaia di italiani da mesi.Il problema del lavoro in Italia è filosofico e non pratico. Il lavoratore dipendente viene tartassato di tasse come il suo datore di lavoro, diventando la perfetta mucca da mungere per le casse dello Stato. Così ecco che si arriva ai due record europei, quello del salario con minore crescita negli ultimi 20 anni e quello con la tassazione più alta. Poi, se lo Stato alla fine fa passare il messaggio «tranquillo, se non trovi lavoro (e se non ti piace) ti mantengo io» ecco che la frittata è fatta.Il mondo è cambiato, il lavoro pure. e non conta se in meglio o in peggio. Dobbiamo adeguarci, a prescindere, cominciando magari a premiare chi crea lavoro e non a considerarlo sempre e solo un furbastro-arricchito-sfruttatore-evasore.
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