M5S, Pd e sindacati lanciano la rivolta sociale, ma la gente non ci casca
La prima manifestazione di protesta contro gli stop al reddito di cittadinanza finisce con un fiasco totale per chi sperava nella protesta di piazza
Da qualche giorno, dal via dei famosi sms con cui l’Inps ha annunciato a centinaia di migliaia di persone la fine del Reddito di Cittadinanza il Movimento 5 Stelle (soprattutto) il Pd e la Cgil stanno utilizzando a dismisura termini come “tensione sociale”, oppure “lotta sociale” ma anche, citiamo il governatore della Campania, De Luca, “trauma sociale”. L’opposizione quindi da giorni ha scelto di utilizzare la linea della benzina-sul-fuoco riguardo alla fine del sussidio simbolo della politica grillina e che in 4 anni è costato agli italiani più di 30 mld di euro.
L’idea è quindi cavalcare la paura, la disperazione di chi resta senza assegno, ingigantendo un po’ il tutto, nella speranza ovviamente di portarsi a casa un po’ di consenso elettorale (linea che alle politiche dello scorso anno aveva pagato qualche dividendo a Conte ed ai suoi soprattutto al sud).
E’ anche per questo che c’era una grossa attesa per la prima manifestazione annunciata da un sindacato di base ed alcune associazioni; l’appuntamento era per stamattina, ore 10, davanti alla sede dell’Inps di Napoli. Luogo centrale di tutta la vicenda dato che proprio nel capoluogo campano il RdC tocca numeri inarrivabili per qualsiasi altra località in Italia. Così stamattina decine di poliziotti hanno cominciato a presidiare la zona e con loro altre decine di giornalisti, reporter e fotografi. Tutti pronti a fronteggiare la protesta e la rabbia sociale annunciata (e fomentata ad arte da alcuni). Poi, alle 10, i primi riscontri. I manifestanti sono pochi, se ne contano una 30ina. Espongono uno striscione. Stop.
Si aspetta ancora, la puntualità a volte è un optional, ma la marea dei disperati non arriva. A protestare sono 50 persone (e stiamo usando il numero più alto tra quelli forniti dai giornalisti presenti). Meno di giornalisti e agenti delle Forza dell’ordine.
Il flop, il fisco della manifestazione e soprattutto della campagna “benzina sul fuoco” di grillini, sinistra e sindacati almeno per oggi è fallita, miseramente. Grillo non si scoraggia e fa sapere che è in previsione una grande manifestazione per settembre, prima no, ci sono le ferie da fare (tanto per stabilire quali siano le priorità dei politici e l’esatto livello di emergenza della cosa).
Non bastasse il riscontro della strada anche dal mondo dei social che coinvolge l’86% degli italiani, ci dice cose interessanti. Nella settimana appena conclusa, stando alle rilevazioni ed analisi di Arcadia, tra le tematiche principali ci sono l’aumento della benzina ed il Reddito di Cittadinanza. Oltre a Barbie, il film campione di incassi. Ecco. Il cosiddetto “engagement” cioè la capacità di coinvolgimento di ogni singolo argomento, parla chiaro. Barbie raggiunge il 93,8%, benzina il 3,7% mentre Reddito di Cittadinanza chiude miseramente al 2,3%.
(Arcadia)
Ci sono grosse ragione economiche, sociale e politiche dietro la giusta stretta all’assegno a pioggia per i cosiddetti “occupabili”. Ma oggi per Giorgia Meloni ed il governo ce n’è una in più, e non da poco: gli italiani sono con lei.