I grillini dicono si al 2 per mille. È la fine di Beppe Grillo
Cade un altro dei pilastri su cui si reggeva l'ormai ex movimento del due Grillo-Casalleggio. Ed i militanti scappano in massa
La situazione è simile a quella Guerre Stellari, quando il giovane Luke Skywalker si trova faccia a faccia con l’Imperatore che lo invita all’ultimo passo verso «il lato oscuro». Il giovane eroe della saga, simbolo del bene, dice no ed il film finisce come doveva finire…Oggi no.
Oggi il popolo (pardon, quel che resta) del Movimento 5 Stelle ha deciso di completare il percorso che da distruttore della vecchia politica porta l’ex creatura di Grillo e Casaleggio al pari di qualsiasi altro Partito, si Partito, da Prima Repubblica.Il 71,7% dei votanti ha infatti stabilito dopo la due giorni di consultazione sulla nuova piattaforma del Movimento ha stabilito che Si, anche i 5 Stelle vanno inseriti nel registro dei partiti che richiederanno il 2 per mille. Scelta che fa scomparire un’altra delle colonne fondanti su cui si doveva reggere questa forza anti sistema: Si al 2 per Mille, Si all’alleanza con il Pd (il Partito di Bibbiano), si alla Tav, si al Tap, si al Governo Salvini come a quello Draghi (perché l’importante è stare al potere), si al doppio, terzo, quarto e alla fine eterno mandato e, in ultimo tanto per restare alla stretta attualità, persino si all’endorsement al Presidente Macron per le prossime elezioni francesi, con cari saluti ai Gilet Gialli, prima avvicinati, poi traditi.
Nell’annunciare i risultati Giuseppe Conte ha parlato di «successo della democrazia diretta»; in realtà i numeri del voto di ieri ed oggi raccontano che la fuga degli elettori grillini non è solo nei sondaggi e nei risultati delle amministrative, ma anche sulla piattaforma stessa. I votanti infatti nel complesso sono stati meno di 34 mila su 131 mila aventi diritto: il 25%. In più se si guarda alle precedenti consultazioni ad esempio sull’adesione al governo con la Lega o l’alleanza con il Pd i votanti furono 90 mila o poco meno. Quasi il triplo rispetto ad oggi.
Una fuga inarrestabile ma allo stesso tempo comprensibile. A parte il reddito di Cittadinanza tutto è stato tradito, tutto è stato svenduto. Conte però fa finta che vada tutto bene, e nessuno gli può dare torto dato che il suo obiettivo è quello di costruirsi una personalissima carriera politica.Il vero sconfitto infatti è Beppe Grillo, che si era mosso per il no nel voto di oggi arrivando persino a dire che «Gianroberto (Casaleggio) si stava rivoltando nella tomba…». Dopo la guerra con Rousseau, dopo aver tradito Casaleggio oggi il Movimento diventa definitivamente partito e passa al lato oscuro. Il buio che segna la fine della carriera e del sogno politico anche del noto comico genovese.
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