Manovra, dalle banche 3,5 miliardi di contributo
(Ansa)
Politica

Manovra, dalle banche 3,5 miliardi di contributo

Mille euro per i nuovi nati e “quoziente familiare” per le detrazioni. Confermati incentivi al lavoro per giovani e donne nel Mezzogiorno.Tagli del 5% alle spese dei ministeri.

Via libera del Consiglio dei Ministri alla Manovra. Una legge di bilancio che pesa circa 30 miliardi (in termini lordi) per il 2025 e poi 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Prevede una severa spending review (tagli del 5%) e dalle banche e dalle assicurazioni arrivano 3,5 miliardi per finanziare la sanità.

Sul tavolo del governo per due ore il Documento programmatico di bilancio per l’Unione europea (da inviare entro mezzanotte a Bruxelles), la legge di Bilancio e il decreto fiscale collegato. E alla fine il varo del testo “salvo intese”. "Come avevamo promesso non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti", ha dichiarato la premier Giorgia Meloni alla fine del Consiglio dei Ministri.

Come ampiamente anticipato sono confermati e diventano strutturali il taglio del cuneo e la riduzione dell'Irpef. Le “sorprese” sono il debutto della carta nuovi nati per i genitori con Isee fino a 40mila euro e un “assaggio” di quoziente familiare per le detrazioni. Si terrà conto del numero di familiari a carico. Più elevato sarà il numero dei componenti della famiglia, maggiori saranno le possibilità di beneficiare delle detrazioni. Sono "confermate e potenziate le misure sui congedi parentali”. Le somme ricevute con l’assegno unico non concorrono più al calcolo dell’Isee e questo rafforza l’accesso ad alcuni bonus. Per la sanità il finanziamento previsto per i prossimi due anni seguirà l’andamento del Pil nominale.

Sono confermati gli incentivi al lavoro per giovani e donne nel Mezzogiorno e le misure dell’anno scorso per le pensioni. Potenziate invece quelle per chi resta al lavoro pur avendo i requisiti per il pensionamento, il cosiddetto bonus Maroni. Resta la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività, i fringe benefit sono confermati con importi maggiorati per i nuovi assunti che si trasferiscono oltre 100 km. Si potenziano gli investimenti nella Difesa. Tra gli interventi di natura sociale, la carta 'dedicata a te' verrà rifinanziata per il 2025 con 500 milioni di euro.

Sul tema del rinnovo dei contratti, "il governo destina subito le risorse necessarie per finanziare il rinnovo dei contratti del settore pubblico, con particolare attenzione al triennio 2025-2027", precisano i tecnici del ministero dell’Economia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche un decreto-legge con misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali e un decreto legislativo con la revisione delle disposizioni in materia di accise.

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Cristina Colli