Manovra da 30 miliardi: “Benefici per cittadini e imprese, banche e ministeri fanno i sacrifici”
Ansa
Politica

Manovra da 30 miliardi: “Benefici per cittadini e imprese, banche e ministeri fanno i sacrifici”

Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha presentato la Legge di Bilancio: taglio del cuneo fiscale, quoziente famigliare e bonus bebè, fringe benefit, pensioni, ristrutturazioni casa. Non ci sono le accise e la riforma del catasto. Accordo con l'UE sul deficit in sette anni.

“I sacrifici li fanno banche, assicurazioni e ministeri. Hanno permesso di confermare i benefici per cittadini e imprese”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha presentato così la Manovra da 30 miliardi che ieri sera ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri. E ha aggiunto: “Accordo raggiungo con l'Ue sul rientro del deficit a sette anni”. Cuneo fiscale (“il must” a detta del ministro) e Irpef, famiglia, pensioni, casa, sanità. Ecco le principali misure della Legge di Bilancio che arriverà in Parlamento lunedì 21 ottobre.

LE ENTRATE

Nove miliardi della manovra saranno finanziati in deficit. Il resto arriverà da entrate consolidate maggiori rispetto alle previsioni, da una severa spending review e da un contributo di banche e assicurazioni. Il taglio della spesa pubblica significa un taglio del 5% per tutti i ministeri, esclusa la sanità. Il contributo di 3,5 miliardi delle banche e assicurazioni sarà sotto forma di liquidità in due anni. Non si tratta di tasse, ma di un anticipo sulle cosiddette imposte differite attive (Dta) per i prossimi due anni. Stretta anche sulle stock options dei grandi manager, estesa a tutte le società, non solo le banche

CUNEO FISCALE E IRPEF

Diventa strutturale il taglio del cuneo fiscale e contributivo, che vale 100 euro in più in busta paga per i redditi fino a 35 mila euro. Ma cambia la modalità. Si ottiene con un mix tra tagli contributivi e aumenti alle detrazioni sul lavoro dipendente. Dopo i 35mila euro parte un décalage, piuttosto rapido, fino a 40mila euro.
Diventa permanente anche la riduzione da quattro a tre degli scaglioni Irpef, in vigore da quest’anno: fino a 28 mila euro (23%), tra 28 mila e 50 mila euro (35%) e sopra 50 mila euro (43%). L’ipotesi di ridurre la seconda aliquota dal 35 al 33% o di alzare il tetto del secondo scaglione a 60 mila euro di reddito (ipotesi caldeggiate da Forza Italia) per ora non entrano in manovra. Potrebbe entrare se il concordato darà le coperture sufficienti

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Misure per sostenere la natalità. Arriva la Carta per i nuovi nati: 1000 euro per ogni nuovo bebè con soglia ISEE a 40mila euro. I congedi parentali all’80% passano da due a tre mesi e verranno escluse dal conto dell’Isee le somme ricevute dall’assegno unico. Per le detrazioni arriva un “assaggio del quoziente familiare”: detrazioni fiscali modulate in base alle fasce di reddito e al numero di figli. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori saranno le detrazioni fiscali. Rifinanziata con altri 500 milioni anche per il 2025 la carta prepagata “dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. Confermati gli incentivi per l’assunzione di giovani e donne al Sud. Aumento dei fringe benefit per chi viene assunto ma deve spostare la residenza di almeno 100 chilometri.

PENSIONI E INCENTIVI

Non ci sono nuove misure rispetto all’anno scorso. Confermata anche la revisione delle pensioni in base all’inflazione. Ma viene introdotta un’incentivazione fiscale per chi raggiunge l’età pensionabile e resta volontariamente in servizio, sia nel pubblico sia nel privato. Soprattutto su settori dove c’è difficoltà di nuovi reclutamenti.

SANITA’ E PUBBLICO IMPIEGO

La sanità è l’unica spesa che aumenta ed è previsto un piano di assunzioni. Sono stanziate le risorse per i contratti del pubblico impiego per il triennio 2025-2027.

CASA E BONUS EDILIZI

Confermata la detrazione del 50% per le ristrutturazioni della prima casa. Per le seconde case resta il 36%. Proroga del bonus mobili al 50%. In manovra non ci sono misure sul catasto e sulle accise.

GIOVANI E FRINGE BENEFITS
Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori

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Cristina Colli